Ritorniamo a parlare con una delle giovani dello skate italiano, Giorgia Meini. Era il 2021 quando ci siamo seduti virtualmente con Giorgia Meini per la prima volta, una giovane skater che stava iniziando a far sentire la sua presenza nella scena dello skateboard in Italia.
Da allora, Giorgia Meini ha continuato a progredire, migliorando e conquistando le piste con la sua passione e determinazione. Ora, a due anni di distanza, ritorniamo a chiedere a Giorgia di condividere con noi le sue esperienze, sfide e successi.
Giorgia, sono passati due anni dall’ultima volta che abbiamo parlato. Potresti dirci cosa è successo in questi due anni?
n questi due anni mi sono concentrata nella coordinazione tra studio e allenamenti in maniera tale da non trascurare né l’una né l’altra cosa… Dopo un grave infortunio alle ginocchia a Giugno del 2022 durante la gara CIS park ad Ostia, ho dovuto fare uno stop forzato di tre mesi con tanta riabilitazione. Sono stati dei mesi duri ma sono riuscita ad uscirne e tornare sopra la tavola, l’unico problema è stato il blocco mentale che mi ha causato l’infortunio, che mi ha fatto abbandonare temporaneamente l’idea di skaitare in bowl, in compenso ho iniziato a girare sempre di più in park street e a migliorare in quell’ambito.
Il terzo anno di liceo è stato più caotico rispetto agli anni precedenti perché in aggiunta allo studio, gli allenamenti di skate e pugilato e le trasferte in altri park, ho dovuto fare ore di progetti extrascolastici, una settimana di stage in un punto informazioni ed in più, visto la mia scelta di scuola linguistica, due settimane di scambio culturale in Olanda; ora che ho superato Maggio con tutte le verifiche ed interrogazioni, ed aver fatto le prime due tappe di CIS Street, la prima a Lignano e, la seconda ad Imola dove, sono arrivata ad entrambe seconda dietro ad Asia Lanzi, mi posso ritenere soddisfatta del lavoro svolto.
Con chi ti sei allenata?
Ho sempre fatto da sola con mio fratello ma, quest’anno io e la mia famiglia ci siamo resi conto che, per il livello che avevo raggiunto e, soprattutto per migliorarmi , avevo bisogno di un aiuto e per questo, ho scelto di affidarmi a Mattia Cecchetti della skate school Cesena che, ancor prima di entrare a far parte della sua scuola, mi incoraggiava a dare il massimo, e nonostante il mio essere un po’ timida, ho trovato in lui il supporto di cui avevo bisogno. Inoltre devo il mio miglioramento anche all’appoggio che mi hanno dato i ragazzi della skate school Trieste, che se pur a distanza mi hanno sempre sostenuto.
Puoi condividere con noi alcune delle gare a cui hai partecipato e i risultati che hai ottenuto?
L’anno scorso ho partecipato alle gare Italiane sia di Park che di street, portando a casa entrambi secondi posti rispettivamente dietro a Lucrezia Zarattini ed Asia Lanzi.
E’ stato un anno difficile perché dopo l’infortunio alle ginocchia, non erano finite le gare quindi dovevo riprendermi in fretta e in aggiunta è venuto a mancare il mio canone Arturo… E’ stato un duro colpo che ha inciso su tutto ma, nonostante l’enorme fatica e, grazie anche alla mia famiglia, sono riuscita a terminare il campionato Italiano a settembre.
Quest’anno anche se è iniziata da poco la stagione ho partecipato alle due gare nazionali, di Lignano ed Imola e, il 20/05 io e mio fratello , accompagnati da Alberto Spreafico, allenatore della skate school Trieste e dai nostri amici di Trieste, siamo andati a Maribor in Slovenia per la tappa del BFF .
Durante quest’ultima gara sono capitata nella stessa run con mio fratello e non ho reso quanto speravo, ma sono lo stesso soddisfatta di essere riuscita a superare le mie paure buttando un bs boardslide sul rail più grande del park…Per questo devo un grazie immenso ad Alberto Spreafico, perchè non smette mai di credere in me…GRAZIE!! Nonostante tutto sono arrivata quinta quindi non mi posso lamentare!
Ci sono dei park in Italia o all’estero che hai particolarmente amato in questi due anni?
Per quanto riguarda l’Italia posso dire che finalmente stanno nascendo bellissimi park tra cui Imola che è adatto per allenarsi ed imparare nuovi trick, anche se non lo trovo propriamente adatto per fare dei contest; anche Massa è un park realizzato da poco secondo me molto bello perché è completo, c’è sia una bowl con diverse altezze che un’area street con box e rail di tutti i tipi. Bellissimi anche i park di Lignano e di Roma del The Spot.
Infine devo dire che il park più bello , non solo per le strutture ( ha un half pipe all’esterno più un’area street al chiuso e anche delle mini sempre al chiuso) ma soprattutto per la famiglia che si è creata attorno, è la Skate Farm ad Alessandria, lì mi sento sempre a casa, adoro i ragazzi che lo gestiscono perchè lo fanno con tanto cuore e quando sei lì lo senti e lo vivi e, penso che questo sia il bello dello skate… Come dice sempre mio padre “condivisione è aggregazione”, consiglio a tutti di andarci in tenda o in camper sarebbe perfetto per viverlo al meglio.
All’estero invece ho visitato e skaitato solo Maribor e Innsbruck, ma ho visitato Barcellona, anche se con le stampelle, e vedere che lo skate domina la città è qualcosa di stupendo.
Cambiando un po’ discorso, iniziamo a parlare di skate e percorso da pro. La domanda nasce dal fatto che ti vediamo particolarmente impegnata e immaginiamo che tu abbia messo il mirino su questo percorso. Giorgia Meini ti vedi come professionista?
Questa domanda mi ha messa in crisi, ho dovuto ragionarci per un bel po’ di tempo e sono arrivata alla conclusione che non sono ancora professionista… Il mio sogno è quello di diventarlo un giorno ma per ora sono solo una ragazza che si allena il più possibile per arrivare ad essere qualcuno e per aprire la strada a tutte coloro che arriveranno dopo di me; mi alleno con costanza e ostinazione, credo che un buon paragone possa essere una ginnasta agonista che punta ad arrivare a livelli superiori.
Quali sono le difficoltà che incontra uno skater in questo percorso e quali sono le tue ambizioni per il futuro?
La difficoltà più grande che ho incontrato e, che purtroppo avrò nei prossimi due anni, è quello di conciliare scuola/ skate.
Nel nostro sistema scolastico non è molto riconosciuto l’impegno sportivo in generale ma, soprattutto per lo skate e, a volte mi trovo costretta a studiare la sera o al rientro da qualche allenamento da Cesena ma, questo non vuol dire che non sia fattibile quindi, a tutte le ragazze che vogliono intraprendere questa strada, posso dire coraggio ce la puoi fare; inoltre sono una sedicenne con tutte le sue paure e tutt’ora devo combattere con l’idea di non essere abbastanza e di non riuscire nel mio obiettivo.
Le mie ambizioni per il futuro sono di arrivare a gareggiare alle Olimpiadi e a tutte le competizioni di alto livello, ma soprattutto spero di diventare un’immagine di riferimento e di essere d’aiuto per tutte le ragazze che come me hanno la passione per lo skate.
Parliamo di sponsor. Raccontaci come vedi questo rapporto, cosa sarebbe utile oggi agli skater da parte degli sponsor e cosa secondo te si aspettano da giovani skater emergenti.
Sinceramente non me ne occupo io della questione sponsor quindi sono un po’ ignorante a riguardo, ma credo che l’aiuto principale che serve agli skater è il supporto sia economico che per quanto riguarda la visibilità in quanto ormai si basa tutto sui social.
Secondo te, dopo le olimpiadi, lo skate sta cambiando o crescendo?
Io direi entrambe le cose: sta cambiando la visione dello skate e dello skater in generale, e sta crescendo sempre di più soprattutto grazie ai bambini che vedono gli skater in tv e vogliono diventare come loro.
Ci sono delle skater emergenti femminili che stai seguendo? Per Giorgia Meini chi sono?
Grazie alle mie trasferte ho avuto modo di conoscere tantissime bambine e ragazze che amano skaitare; molte di loro partecipano alle gare insieme a me ed io cerco di aiutarle il come posso perchè si meritano tutto il tifo e l’appoggio possibile… Hanno tutte un grandissimo coraggio e altrettanto talento ed io non voglio rischiare di dimenticare di scrivere qualcuna di loro e di fargli credere di non essere abbastanza, perché sono tutte bravissime. Sappiate che faccio il tifo per voi sempre e comunque.
Le uniche tre ragazze, e mie amiche, che mi permetto di nominare perché quest’anno dovranno affrontare diversi cambiamenti, tra cui l’esame di terza media e il cambio di categoria nelle gare, sono Federica De Crescenzo, Margherita De Gaspari e Lara Bidin che mettono tanto cuore in ciò che fanno… A loro ci tengo di ricordare di non scoraggiarsi mai, che lo so che può essere difficile ma se si crede in noi stesse si può riuscire a fare tutto.
Cosa suggeriresti per migliorare ancora di più WeAreSkate?
L’unica cosa che mi viene in mente da proporre è di intervistare i/le ragazzi/e più piccole che stanno migliorando a vista d’occhio e avere un aggiornamento costante sugli sviluppi di quest’ultimi, che sono il nostro futuro.
Cosa pensi che lo skateboarding italiano possa fare per diventare ancora più visibile?
Secondo me viaggiare in gruppi uniti e coinvolgere più skater possibili e,cosa più importante, partire con la mente aperta e pronta a nuove esperienze…Potremmo imparare nuove cose e trasmettere la nostra idea di skate ed il nostro stile di vita agli altri.
Grazie a Giorgia Meini, siamo contenti di vederti sempre onfire! Siamo certi che le tue parole saranno di ispirazione per molte e molti giovani skater là fuori.
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