The Spot Skatepark Ostia: il più grande Skatepark d’Italia tra street e bowl

The Spot Skatepark ostia

Prosegue il percorso delle interviste in giro tra gli Skatepark d’Italia, un viaggio di storie, narrazioni, suggerimenti e curiosità dagli spot e luoghi in cui si pratica lo skateboarding in Italia, oggi tocca a The Spot Skatepark Ostia.

In questi giorni abbiamo visitato e ci siamo fermati a chiacchierare (e skaitare ovviamente) appunto al The Spot, ad Ostia, vicino Roma, attualmente il più grande skatepark d’Europa e luogo di attenzione da parte di skater noti a tutti, italiani e non solo, che sono già venuti ad allenarsi qui e skaitare un po’, anche prima dei Mondiali di Roma e delle Olimpiadi di Tokyo appena passate.

Allora, entriamo nel vivo e intanto grazie per l’intervista al team di The Spot.

Ragazzi , praticamente vicino Roma, ad Ostia, nasce da poco uno degli skate park più grandi d’Europa: uno di quegli spazi che fanno gola a tutti gli skater e che diventano tappa fissa per chi viene a skaitare a Roma. Parliamo del The Spot Skatepark Ostia appunto e dello skate park di Ostia. Raccontateci un po’ di cose e qualche curiosità, così da farci entrare nel vostro fantastico spot:

Nome dello skate park The Spot Skatepark Ostia, da cosa nasce? 

La scelta del nome e’ venuta da se’. È un termine di slang che indica “il posto“, ossia il luogo dove si pratica lo skateboard. Ci sembrava particolarmente interessante perchè il primo skatepark che abbiamo messo in piedi nasceva in un’area degradata, di fatto quasi una discarica, praticamente un non luogo e trasformarlo in “il posto” rendeva molto l’idea.

The Spot Ostia

Prima di tutto il team: da chi è gestito e organizzato The Spot Skatepark Ostia. 

Il team è lo stesso da sempre, fin dalla fondazione del vecchio skatepark. Willy (William Zanchelli) è il Presidente, oltre che “la faccia” pubblica di THE SPOT. Ciro (il fratello di Willy) invece si occupa degli aspetti logistici e gestionali che derivano da questo tipo di struttura ed attività. Mark Di Lello, che è il Segretario dell’associazione si occupa della ricerca e creazione dei progetti. Una grossa mano nella gestione ce la danno poi gli Zanchelli Senior, Nando e Velia, che hanno letteralmente tirato su una generazione di skater. Francesco Giuliani è il nostro webmaster, che segue tutti gli aspetti social insieme a Elisa Di Maio. Il mix delle varie capacità, tra loro complementari, è stato il valore che ci ha permesso di fare un lavoro che negli ha prodotto grandi risultati sia in termini sportivi che socio-educativi. Con l’inizio della gestione del nuovo THE SPOT Skatepark Ostia si è reso necessario l’ampliamento della squadra, che si è strutturata dal punto di vista tecnico formativo con Ali Lolli, responsabile della THE SPOT SKATEBOARD SCHOOL, con Renato Casini che coordina tutte le attività educative e di formazione di breakdance, ed infine Claudia Maya Gandolfo che si occupa della parte “street-art”, attraverso laboratori e corsi di writing e decorazione. Per la parte artistica-musicale, il team è composto dal DJ e producer Valerio Insana e dal rapper romano Zepo. 

UrbanSport a Roma, Freestyle breakdance e Writing

Siete ad Ostia, non proprio dentro Roma: pregi e difetti? 

Vediamo solo pregi. Ostia è una grande città, dalle enormi potenzialià’ inespresse, a cui non manca nulla per diventare un polo turistico sportivo giovanile davvero internazionale. Mare, clima ottimo, vicinanza a Roma. Ora c’è anche un grande skatepark (tra i più grandi Skatepark d’Italia), che ancora più ci avvicina a città balneari europee (per non scomodare la California, patria dello skateboard) con una vocazione giovane. Inoltre il fatto di essere ad Ostia aggiunge un valore che deriva dal fatto che lo skatepark non rappresenta solo un luogo dove fare sport, ma anche un fulcro sociale.  

Come vi raggiungono i ragazzi, e chi arriva a Roma come può arrivare da voi?

Ci sono vari autobus che portano dalla stazione della Ferrovia Roma Lido, che è il principale punto di accesso ad Ostia per chi si muove coi mezzi pubblici, sia da Roma che dal vicino aeroporto di Fiumicino. Fortunatamente l’area circostante ha ampi parcheggi, ed anche venire in macchina non è un problema. Tra l’altro, abbiamo recentemente iniziato ad offrire un servizio di mobilità sostenibile con monopattini elettrici.

Ci descrivete il park, la struttura e gli spazi?

Il park è composto di una grande area bowl (circa 600mq) con varie altezze, adatta ad ospitare eventi di alto livello. L’area street è di grandezza simile ed include strutture di vario tipo, adatte sia a beginner che a skater esperti. Abbiamo poi delle aree pubbliche a prato e delle zone ristoro che rendono il posto fruibile in sicurezza, perchè gli spazi sono ampi e ben distribuiti. C’è un punto ristoro aperto ai soci, e tra poco offriremo anche uno shop con piccola officina e punto vendita tecnico.

Come è il movimento dello Skateboarding a Roma, e ad Ostia oggi e come sta evolvendo prima di tutto?

A Roma il movimento ha iniziato ad espandersi in modo considerevole con la nascita del primo THE SPOT. Un numero crescente di praticanti ha avuto un luogo dove poter skateare (l’assenza di strutture è endemica in Italia). Oggi, dopo oltre 20 anni di presenza sulla scena abbiamo “l’occhio” per confermare senza dubbio che il nuovo skatepark sta contribuendo a creare una nuova generazione di praticanti, giovanissimi ragazzi e – finalmente! – ragazze che si avvicinano allo skateboard. Ci sono poi delle eccellenze, tra cui Alessandro Mazzara, Nazionale Italiano, fresco di Olimpiadi ed Andrea Casasanta che sono dei “local” nati in pratica col vecchio THE SPOT.

Che fasce di età partecipano al vostro Skatepark? 

La forbice è molto ampia, e va dai bambini di 5-6 anni fino ai “vecchi” skater della scena romana e nazionale, gente che va in skate quando non era ancora cool, 20 o anche 30 anni fa. Tra di loro alcune legend romane come Gaspare Gentile e Francesco Paone. Inoltre ragazzi che skateavano al vecchio THE SPOT Skatepark Ostia, ora sono nostri collaboratori e maestri di skate, come Fausto Castangia, o sono diventati filmer e fotografi di livello internazionale come Piero Capannini e Manuele Mariotti.

Sbaglio, o stanno aumentando le ragazze che praticano lo skateboarding?

Certo, come già detto rispetto a 20 anni fa c’è un numero altissimo di ragazze che praticano o che comunque decidono di avvicinarsi allo skateboarding. In parte questo e’ dovuto alla popolarità crescente dello skateboard nel tempo tempo, e forse anche grazie al fatto che iniziano ad esserci un gran numero di “role model” femminili nello skateboard, come le nostre grandi amiche Leticia Bufoni e Rayssa Leal, atleti olimpici e star globali. Abbiamo avuto modo di osservare varie generazioni di ragazze skater a partire dal 2002, ed oltre al numero e’ cresciuto moltissimo anche il livello tecnico e la spettacolarità delle ragazze.

Leticia Bufoni al The Spot Skatepark Ostia 2021

Chi sono gli Skater più in vista che vengono da voi fissi, oltre ovviamente quelli che vengono a trovarvi ovviamente? 

Abbiamo già nominato vari skater nazionali che si allenano costantemente da noi: Mazzara, Casasanta e tutta la nazionale italiana. Abbiamo poi avuto il piacere di ospitare la nazionale brasiliana con Leticia e Rayssa, oltre a numerosi atleti della nazionale USA che ha partecipato ai campionati mondiali in Maggio. La scorsa settimana poi abbiamo ricevuto la visita del nostro amico Lukas Danek dalla Repubblica Ceca, nostro amico dai primi anni 2000. Siamo aperti da solo 4 mesi, contiamo di rivedere tanti amici!

La domanda dello skate sta aumentando: c’è sempre più richiesta di corsi, lezioni e di momenti più strutturati di formazione, rispetto ad anni fa dove c’era una tendenza più autodidatta. È una visione corretta o meno? 

In generale lo skateboarding si sta strutturando come elemento importante di una Federazione Sportiva Nazionale, cio’ la FISR (Sport Rotellistici). Da qui consegue tutto quel che concerne gli standard di formazione per tecnici e giudici. Non scendiamo nella polemica in cui si contrappongono i “puristi” dell skateboarding lifestyle e quelli che lo vivono come sport. Dopo oltre 20 anni di esperienza sappiamo che questo è uno sport in cui c’è posto per tutti, e schierarsi da una parte o dall’altra è un esercizio inutile e – avendo per decenni frenato la crescita dello skateboarding in Italia – dannoso.

Cosa manca a Roma e Ostia e cosa cambiereste nella vostra città per far crescere lo Skateboarding? 

Chiaramente, più impianti in questa fase significa più praticanti, quindi più movimento. Il numero di strutture, soprattutto di livello, è scarso a livello nazionale, non romano. Qui siamo fortunati ad avere una struttura come THE SPOT Skatepark Ostia. Gli skatepark d’Italia in grado di ospitare eventi e fungere da training center ad alto livello si contano in Italia sulla punta delle dita. C’è ancora molto da fare, ma fa piacere constatare che Roma ospiti una struttura di livello europeo.

Lo skate sta avendo una nuova mediaticità ed interesse anche grazie alle Olimpiadi. Come la vedete questa cosa? 

Abbiamo sempre pensato che le Olimpiadi avessero più bisogno dello skateboarding che viceveresa. Esistevano già delle grandi organizzazioni, XGAMES, World Cup Skateboarding, Xtreet League, ognuna col suo circuito di eventi che andavano a soddisfare la “domanda” sia a livello diretto (cioè di partecipanti e pubblico onsite), che televisivo e media in generale. Le Olimpiadi sfruttano molto bene il potenziale dello skateboarding, e lo “posizionano” con una immagine che ha fascino e tradizione. Le Olimpiadi concedono finalmente l’accesso allo sport ed al mondo globale attraverso un canale mainstream. In cambio lo skateboarding da accesso ad una fascia di pubblico che prima non esisteva per le manifestazioni a cinque cerchi. Per questo motivo la responsabilità per la vera crescita del movimento dipenderà’ da “noi del settore”.

Il mondiale è stato fatto a Roma, per la prima volta: che impatto ha avuto? 

Quello di quest’anno è stato organizzato da WORLD SKATE, che è il “sanctioning body” riconosciuto dal CIO. Vale la pena ricordare che Roma non era nuova ad eventi internazionali di skateboarding. Già nel 2006 THE SPOT Skatepark Ostia organizzò una tappa di Coppa Europa ETNIES nello Stadio dei Marmi, oltre che vari eventi di World Cup Skateboarding. Noi siamo stati ospiti dell’organizzazione di WORLD SKATE lo scorso Maggio, ed abbiamo trovato l’evento molto ben organizzato, purtroppo influenzato dal COVID. Ci sembra che abbia dimostrato che Roma ha tutto il potenziale per essere una capitale europea dello Skateboarding.

The Spot Skatepark Ostia | Bowl in action

Su cosa state lavorando e cosa farà The Spot Skatepark Ostia nei prossimi tempi? 

Abbiamo vari progetti in cantiere per il prossimo anno. Di nuovo, va ricordato che abbiamo aperto da pochi mesi e dobbiamo fare la quadra tra il bruciare i tempi, ed il non far bruciare la carne al fuoco. Inoltre dobbiamo ancora ottimizzare la logistica dell’area nel suo complesso, ma siamo focalizzati ad offrire sempre di più al pubblico sia in termini sportivi che socio-educativi.

Se dovessimo strillare al mondo perché valorizzare lo skate, da dove partireste? 

Lo skateboarding va conosciuto per poterlo giudicare correttamente, e quindi poterne parlare in modo equilibrato. Per rispondere alla domanda ci appelliamo alle parole di un nostro caro amico e mentore, recentemente scomparso, Sasha Steinhorst: “Lo skateboarding è una delle attività più vere e libere che si possano fare“. 

OSTIA The SpoT SKATEPARK

Ragazzi, grazie veramente, sia per il lavoro che state facendo, che per la chiacchierata. Vi auguriamo il meglio e non vediamo l’ora di venirvi a trovare di nuovo. E viva lo Skate. #WeAreSkate !

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