Abbiamo il piacere di portarvi all’interno del mondo ricco di cultura di Daniele Bianchini, un vero e proprio poliedrico appassionato di skateboard. Nonostante le sue umili affermazioni, la sua devozione e la sua passione per lo skateboard e la sua cultura, unite alla sua notevole capacità come fotografo e scrittore, ci offrono uno sguardo unico ed intimo nel cuore pulsante dello skateboarding.
Oggi, con questa intervista, annunciamo una prima fase di crescita del nostro progetto WeAreSkate: da oggi inizia l’allargamento della redazione e di conseguenza dei contributi, non solo relativi agli articoli, ma anche alla fotografia “sul campo”. Contributi e punti di vista che ci aiuteranno a far diventare questo blog di skate, un punto di riferimento dello skateboarding in Italia (ovviamente ce lo stiamo auto-augurando eh!) e punto di riferimento online della comunità italiana.
Daniele, prima di tutto benvenuto a bordo. Potresti condividere con noi qualcosa di te e del tuo background?
Sono nato a Roma nel 1977. Lavoro come impiegato pubblico, ma la mia vera passione è fare il fotografo e scrivere articoli. Lo faccio per un giornale locale romano. Questo mi dà l’opportunità di esprimere la mia visione del mondo.
Cosa rappresenta per te lo skateboard e perché ti appassiona tanto?
Nonostante non sia tecnicamente un grande skater, amo profondamente la cultura dello skateboard. Credo che la controcultura dello skate abbia influenzato fortemente la cultura dominante. Vedo lo skateboard come un movimento in costante evoluzione e trovo affascinante vedere sempre più persone che si avvicinano a questa disciplina.
C’è un periodo della storia dello skateboard che consideri particolarmente significativo?
Ritengo che la golden age dello skateboard sia stata quella fra gli anni ’80 e ’90. Adoro collezionare tavole reissue, riviste, adesivi e accessori originali di quel periodo.
Cosa ti ha attirato nello skateboarding come soggetto per la tua fotografia?
Lo skateboard è incredibilmente visivo, con grafiche delle tavole che sono diventate iconiche. Mi sembra naturale catturare la bellezza e la dinamica di questo sport attraverso la fotografia.
Quale approccio hai quando fotografi lo skateboard e gli skater?
Piuttosto che concentrarmi solamente sul lato tecnico dello skateboarding, mi piace rappresentarlo come uno stile di vita. Trovo che le foto di lifestyle siano particolarmente interessanti perché ogni scatto racconta una storia.
La passione di Daniele Bianchini per lo skateboard e il modo in cui lo ha integrato nella sua arte ci ricordano quanto sia varia e ricca la cultura dello skateboarding.
Le storie di Daniele saranno presenti tutte alla sezione autori che si trova in basso in calce al sito e a questo indirizzo
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Grazie Daniele, e grazie a tutti i lettori che ci seguono in questo viaggio.