Simone Giagnorio, noto anche come simogiagno_sk8 sui social, è un giovane dello skateboarding di appena 10 anni della scena torinese. Nato e cresciuto in un piccolo paese, Brandizzo, alle porte di Torino, Simone sta mostrando una crescita interessante grazie alla sua straordinaria determinazione e le sue capacità. Nella seguente intervista, ci addentreremo nel mondo di Simone Giagnorio per saperne di più sulla sua passione per lo skateboard, come trascorre le sue giornate e quali sono i suoi sogni per il futuro. Parleremo anche con i suoi genitori per capire il loro punto di vista sulla passione di Simone per lo skateboard.
Simone, ci racconti chi sei, come e quando è nata la tua passione per lo skateboard?
Ciao sono Simone Giagnorio, ho compiuto 10 anni a fine aprile, e la mia passione per lo skate nasce circa poco più di un anno fa quando , per caso, andai allo skatepark proprio dietro casa mia, a Brandizzo un piccolo paese in provincia di Torino. Li incontrai un ragazzo di nome Luca che mi insegnò le prime basi dello skate. E’ stata la prima persona che prese a cuore la mia passione e mi consiglió di andare a fare una lezione di prova nella scuola skate di sua figlia Benedetta .
Da lì ho conosciuto Marco Mina, il mio attuale Coach, e da aprile del 2022 faccio parte del team Torinoskateboard.
Quante ore al giorno ti alleni e come bilanci il tempo tra lo skate e gli altri tuoi interessi?
Svolgo gli allenamenti una volta a settimana con la squadra nel periodo invernale mentre quando il tempo lo permette, aggiungiamo un allenamento alla settimana in Bowl. Avendo lo spot dietro casa completo di rampa e un portico con ledge annesso , quando posso vado ad allenarmi li.
Ci racconti cosa ti piace fare nelle giornate in cui non puoi praticare skateboard, per esempio quando piove?
Mi svago giocando ai videogames e ascoltando musica e quando piove, se si può, andiamo in qualche spot al coperto. Mi piace anche molto disegnare sulla tavoletta grafica di mio papà .
Hai un trick preferito o un elemento che ti piace più di altri quando fai skateboard?
Dei Trick che so eseguire mi piace kickflip ed ora mi piacerebbe imparare tanto 360 flip. Vorrei diventare uno skater completo quindi cerco di imparare più possibile anche i trick in Bowl, in street e in rampa…..insomma in ogni spot in cui mi trovo vorrei essere capace a skaitare .
Pratichi altri sport o discipline sportive complementari allo skateboard?
In generale mi piacciono quasi tutti gli sport ma non li pratico in nessuna squadra. Gioco ai campetti con i miei amici a calcio, basket e a ping pong.
Ci puoi raccontare un po’ del tuo team, i Torinoskateboard, e chi sono gli skater con cui passi più tempo?
TorinoSkateboard ormai è la mia seconda famiglia. Sono arrivato da poco più di un anno ma tutti mi hanno accolto molto bene e siamo un gruppo molto affiatato. I ragazzi con i quali passo più tempo sono : Tommy, Matte, Jayden, Diego, Jacopo, Asky ma soprattutto con la mia amica Benedetta Vitalini . Con lei skaito nello skatepark di casa perché anche lei è brandizzese. Ci sproniamo a vicenda ed è ormai una di Famiglia. Comunque voglio bene a tutti.
Qual è il tuo rapporto con i tuoi insegnanti di skateboard? Cosa apprezzi di più del loro metodo di insegnamento?
Il mio insegnante di skateboard è un icona nel mondo skate : Marco Mina. Lui mi incoraggia sempre e mi fa sentire apprezzato. Per lui ho molta stima e cerco sempre di mettere in pratica tutti i suoi consigli che per me sono fondamentali. Ci divertiamo spesso insieme perché lui skaita con noi .
Hai degli skater di riferimento o dei modelli a cui ti ispiri?
I miei riferimenti dei “PRO” a livello italiano sono Ivan Federico, Ale Mazzara, Gully e i gemelli Zeno e Mattia. Volevo segnalare tre Local skater che mi hanno insegnato un sacco di trucchetti per migliorarmi e sono Francesco Boschis , Nicolò Lo Campo e Mirco Doratiotto
Musica preferita che usi quando fai skate?
Principalmente ascolto musica Punk Rock ed il mio gruppo preferito sono i Greenday!
Passiamo ai genitori di Simone, che ringraziamo per il supporto a questa intervista e per la loro disponibilità. Avete avuto un ruolo nel far scoprire a Simone il mondo dello skateboard o è stata una sua scelta personale ?
Barbara (mamma) : Come già detto, nel nostro paese c’è un piccolo skatepark. Piccolo ma essenziale. Un pomeriggio io e Simone incontrammo Luca al park e lui fu il primo ad intuire, dopo i primissimi allenamenti, che Simone aveva voglia di imparare questo sport. Ogni consiglio era messo in pratica già da subito. Ogni cosa nuova era una sfida e non si tornava a casa finché non riusciva a chiuderla. Ora il park è diventato un punto di riferimento per noi, dove provare vecchi e nuovi trick, incontrare amici, Luca e Benny, con i quali è iniziata questa avventura, e gli skaters local più grandi, dai quali Simone ruba il più possibile per migliorarsi.
Come gestite la presenza di Simone sui social media? Quali sono le vostre preoccupazioni e i vostri punti di attenzione quando condividete foto e post?
La pagina di Simone è gestita interamente da me (Barbara). E’ nata per creare una sorta di archivio dei suoi progressi e dei miglioramenti nel tempo. Rimarrà per lui una raccolta dei suoi video e ricordi . I contenuti da pubblicare vengono scelti insieme, comprese le musiche di sottofondo.
Che significato ha per voi lo skate? È solo un hobby per Simone o vedete in esso qualcosa di più?
Christian (Papà) : ho sempre seguito il mondo dello skate, ambienti, musica, abbigliamento, ma senza mai salirci sopra. Forse per paura. Ora, ispirato dalla passione di Simone ed incoraggiato dai papà della compagnia, ho vinto quelle paure e, anche se i risultati sono quelli che sono, mi piace condividere tutto questo con mio figlio. Non mi piace guardare troppo al futuro preferisco vivere il presente e quello che vedo è un bambino felice, che fa una cosa che lo coivolge al 100%. Noi genitori lo assecondiamo il più possibile affinché si diverta e se ci saranno dei risultati, ben venga.
Barbara (Mamma) : sono sempre stata una sportiva e mi piacciono tutti gli sport . In particolare, lo skate lo seguo, da quando Simone ha intrapreso questa avventura con passione ed ovviamente sono la sua più grande fan. Devo dire che abbiamo avuto la fortuna di trovare un gruppo bellissimo, affiatato e ci piace molto condividere con tutti loro le giornate insieme. Lo sport è unione, divertimento e condivisione quindi fino a che ci saranno questi presupposti …….AVANTI TUTTA!
Come gestite i rapporti con gli sponsor di Simone ?
Attualmente l’unico sponsor che ha Simone è BKS (bks_skate) : progetto nato proprio dalla nostra famiglia grazie alla passione del disegno di papà Christian. Nell’ambiente hanno cominciato a chiederci delle grafiche per tavole, caschi e magliette (potete sbirciare le realizzazioni sulla nostra pagina dedicata). In futuro sarebbe bello poterle magari venderle per supportare la scena skateboarding e non solo.
Abbiamo visto che c’è un progetto di skate che seguite direttamente voi, ce lo raccontate un po’ ?
Christian (Papà) : Tutto nasce dalla passione per il disegno. Volevamo personalizzare le maglie che indossa Simone per andare sullo skate ma sono piaciute quindi abbiamo deciso, insieme a Barbara, di provare a creare qualcosa di accessibile a tutti. Siamo all’inizio di un bel percorso che ha come obiettivo, solo quello di colorare con la nostra fantasia, più bambini, ed anche adulti, possibili senza troppe pretese
Avete un consiglio per i genitori i cui figli stanno iniziando a praticare lo skateboard o che sono preoccupati per la loro sicurezza ?
Innanzitutto le protezioni in questo sport sono fondamentali e non bisogna pensar che queste siano da “sfigati” . Tanti bambini e purtroppo tanti genitori, sottovalutano questo aspetto (casco, gomitiere, polsiere, ginocchiere e pantaloncini imbottiti) e si ritrovano a farsi male solo per non sembrare ridicoli.
Il consiglio che ci teniamo a dare e che questo sport permette veramente di esprimere al meglio la propria passione e le proprie emozioni.
Skateboarding is not a crime!