Ecco a voi Rodney Mullen, il Mozart dello skateboard, un perfezionista e un avversario feroce, creatore del The Impossible. Mullen immaginava tutta l’esecuzione prima di eseguirla, e sapeva esattamente ogni singolo dettaglio che avrebbe portato alla realizzazione del suoi trick al momento dell’esecuzione, un sincronismo da orologio svizzero. Se fosse mai sceso dalla sua tavola, sarebbe stato probabilmente devastato.
Rodney, nell’autobiografia della Bones Brigade veniva descritto come un atleta di livello olimpico, senza rivali, sempre impeccabile, sempre perfetto. Era talmente bravo che arrivare secondi a lui era come arrivare primi: nessuno avrebbe mai dovuto togliergli il suo posto. Rumor volevano che si allenasse nove ore al giorno, una dedizione sconfinata.
Bones Brigade ed il Genio ribelle
In tour, Rodney spariva nelle prime ore del mattino per esplorare nuovi posti dove praticare, tornando solo al mattino seguente, e presentandosi alla demo con una serie di nuovi trick mai visti prima. Rodney era brillante, sensibile, un introspettivo visionario della tavola, un genio pazzo, capace di sciorinare fatti storici come fosse niente, ma talvolta bloccato dalla semplice domanda “come si apre questa porta?“
E a volte, improvvisamente, aveva crisi di panico, esplosioni emotive inaspettate. Nell’autobiografia della Bones Brigade, raccontano che una volta, durante uno dei tanti tour, pensava di essere malato, di dover vomitare. Si era allontanato dalla comitiva e si era perso. Tutto il team lo aveva aspettato, e dopo un tema che sembrava una eternità, alla fine era tornato, come se nulla fosse.
Tra genio, riservatezza e complessità
Rodney Mullen è un genio ribelle, non c’è dubbio, su quattro ruote, uno spirito libero che ha fatto della sua tavola uno strumento per esprimere la sua creatività e la sua passione.
Mullen, noto nella comunità dello skateboarding per la sua straordinaria creatività e precisione, ha spesso sfidato le leggi della fisica, compiendo prodezze apparentemente impossibili sulla sua tavola. Ma la sua storia non è solo quella di un talento ineguagliabile; è anche la storia di una personalità complessa, un individuo introspettivo che ha usato il suo skateboard come un mezzo per esprimersi e connettersi con il mondo.
Nonostante le sue straordinarie capacità, Mullen è rimasto notoriamente riservato. La sua personalità introversa lo ha spesso isolato dagli altri skater, ma è anche diventata una parte fondamentale della sua arte. Mullen vedeva lo skateboarding non solo come una competizione, ma come un’espressione personale. Il suo stile unico è diventato la sua firma, una manifestazione esterna del suo pensiero interiore.
La creazione del trick The Impossible
La creazione del trick “The Impossible” da parte di Mullen è un esempio di questa unione tra creatività e precisione. “The Impossible” è un trick in cui la tavola gira attorno all’asse intermedio, un movimento che, come suggerisce il nome, è teoricamente impossibile secondo le leggi della fisica. Ma Mullen ha scoperto un modo per superare questa barriera. Ha sviluppato una tecnica in cui il suo piede guida la tavola durante il trick, garantendo che continui a ruotare attorno a quell’asse specifico.
La storia dietro alla creazione di “The Impossible” illustra il genio di Mullen. Mentre si riprendeva da un infortunio, Mullen passava le sue giornate a provare il trick, affinando la sua tecnica fino a che non ha perfezionato il movimento. Nonostante il nome, “The Impossible” è diventato uno dei trucchi più iconici di Mullen, e una testimonianza della sua dedizione e creatività.
Non c’è esecuzione senza matematica e fisica
Rodney Mullen non è solo un grande skater, è un artista e un innovatore. Il suo approccio allo skateboarding ha trasformato il modo in cui lo sport è percepito e praticato, e il suo stile unico continuerà a ispirare le generazioni future. Attraverso la sua dedizione, la sua precisione e la sua creatività, Mullen ha reso l’impossibile possibile.