Focus Crew di San Sepolcro: associazione, scuola skate e urban street sport

Oggi abbiamo il piacere di presentare un’intervista con Cristiano Santioni, presidente di Focus Crew, un’associazione e scuola di skate con skatepark a San Sepolcro (AR). Scopriremo insieme la loro storia, la scena skate locale, i luoghi dove si pratica lo skate e come le scuole di skate stanno crescendo oggi. Inoltre, approfondiremo temi come l’influenza dello skate sul carattere dei ragazzi, l’età giusta per diventare agonisti e i valori educativi legati alla cultura dello skate. Diamo il benvenuto a Cristiano Santioni!

Ciao Cristiano, benvenuto! Per iniziare, potresti raccontarci brevemente la storia di Focus Crew e come è nata l’idea di creare un’associazione e una scuola di skate a San Sepolcro?

Siamo una nuova associazione FOCUS CREW APS, fondata nel 2021 da un gruppo di giovani che praticano skateboarding e break dance e le altre attività collegate all’urban street culture.

Da molti anni in Valtiberina esiste una numerosa comunità informale di persone che praticano skateboarding. Nel 2006 l’amministrazione comunale decise di finanziare la costruzione di uno spazio “Skate Park” in zona Campaccio, che venne valorizzata proprio dall’attività informale svolta dai ragazzi che furono coinvolti nell’ideazione e realizzazione dello spazio. Nel corso del tempo tale spazio, a causa di mancanza di una progettazione e gestione delle attività, della manutenzione e dei necessari investimenti, è stato identificato anche da una parte di cittadinanza come luogo scarsamente agibile per mancanza di sicurezza.

In questo contesto si innesca negli “skaters”locali il desiderio di riqualificare l’area “Campaccio” e ritornare a praticare questo sport in sicurezza, presentando all’amministrazione comunale il progetto FOCUS CREW che ha tra gli obbiettivi quello di rendere questo “spazio” bello, sicuro e fruibile sia da “neofiti dello skating” con la finalità di trovare un luogo dove imparare a skatare accompagnati da istruttori, che da “skater avanzati” per avere un luogo innovativo in linea con gli skatepark moderni.

Questo permetterà contemporaneamente la partecipazione e l’organizzazione di contest nazionali e/o internazionali e il coinvolgimento di giovani e famiglie che avranno un luogo sicuro e idoneo dove accompagnare i loro figli e avviarli alla pratica di “nuovi” sport ad oggi in forte diffusione.

Com’è la scena skate locale? Ci sono skater di zona di particolare interesse o talento che vorresti menzionare?

La scena skate in Valtiberina ha avuto rilevanza dal 2006 per poi trovare una battuta di arresto con la chiusura definitiva, per motivi di sicurezza dello skatepark nel 2016. I ragazzi appassionati, per anni si sono trovati a praticare skate in luoghi informali e frequentando gli skatpark delle città più o meno vicine.

Ad oggi, da quando è ripartito il progetto abbiamo tantissime persone da 5 a 45 anni. Nel corso del tempo ci sono stati talenti nascenti che però hanno dovuto rallentare l’apprendimento a causa dell’assenza di strutture, covid ecc, talvolta perdendosi e talvolta rafforzando la passione e la voglia di impegnarsi per il rifacimento di uno skatepark.

Al momento abbiamo ragazzi appassionati e di talento che stanno crescendo tecnicamente e che nel prossimo futuro potrebbero diventare atleti di interesse.

Quali sono i principali luoghi dove si pratica lo skate nella vostra zona, oltre al vostro skatepark?

Sansepolcro è un paese di interesse artistico culturale, qui è nato il famoso pittore rinascimentale Piero della Francesca con la sua maggiore opera che è “La resurrezione”, la pavimentazione della città è di pietra serena e così siamo assolutamente banditi dal centro storico.

Prima che iniziasse il tutto, molti anni fa, facevamo skate presso un centro commerciale ma ad oggi non è più possibile per il rafforzamento dei controlli. Per noi la nostra “resurrezione” è il nuovo skatepark! 🙂

Secondo la tua esperienza, come stanno crescendo le scuole di skate oggi? Cosa cercano i genitori per i propri figli quando si avvicinano al mondo dello skate e cosa suggerisci loro?

A nostro avviso i genitori attratti da questa disciplina desiderano che i propri figli possano frequentare spazi aperti, puliti e sicuri dove possono crescere a livello sportivo divertendosi e facendo amicizia. Uno spazio accogliente, collaborativo e inclusivo.

Le scuole di skate stanno fiorendo da tutte le parti d’Italia, è un momento particolarmente fortunato infatti anche noi stiamo organizzando la nostra che partirà a breve ma riteniamo fondamentale che i neofiti possano approcciare allo skateboarding utilizzando attrezzature adeguate, il rischio di risparmiare nell’acquisto di uno skateboar di poco valore all’inizio della pratica dello skate, a nostro avviso potrebbe compromettere sia la sicurezza che la soddisfazione della persona e soprattutto dei bambini.

In che modo lo skateboarding influisce sul carattere dei ragazzi? Quali sono i benefici che ne derivano a livello personale e sociale?

Gli skatepark sono luoghi dove lo scambio intergenerazionale si realizza sia in termini culturali che tecnici, la possibilità di apprendimento peer to peer, la possibilità di frequentare spazi “sicuri” dove scambiare idee, pratiche sportive e progettare nuove attività è particolarmente efficace in termini educativi in età giovanile .

Noi riteniamo che lo skate insegni ad essere umili. Ad impegnarsi con energia e dedizione se si vogliono raggiungere importanti risultati. Lo skate è uno sport che crea molta aggregazione e fratellanza proprio per il suo essere uno sport “orizzontale” e poco gerarchico.

Inoltre devo dire che skatare fa sentire davvero liberi e controvento, da la possibilità di divertirsi creando allo stesso tempo cultura, cultura dell’arte urbana, permette di partecipare facendoti sentire parte di una comunità che ascolta, che costruisce idee e trova anche soluzioni pragmatiche ai problemi.

Fino a che età ritieni sia giusto praticare skateboarding per divertimento e quando è l’età giusta per diventare agonisti?

A nostro avviso si dovrebbe praticare skateboard SEMPRE, finché le nostre gambe ce lo permettono mentre per diventare atleti agonisti è fondamentale che il luogo dove si vive fornisca spazi adeguati all’allenamento sia outdoor che indoor, che permetta alle persone di allenarsi fin da piccoli per poi diventare atleti professionisti magari verso i 15 anni fino a 30.

Secondo te, quali sono i principali valori educativi legati alla cultura dello skate? Come questi valori si riflettono nell’attività della vostra scuola Associazione?

I nostri valori educativi sono quelli di stimolare l’attività associativa, di cooperazione e scambio sia tra coetanei che intergenerazionale, partendo da una fascia di età adolescenziale e giovanile particolarmente vulnerabile in questo particolare momento storico e fortemente esclusa dai processi di progettazione, ideazione e svolgimento delle attività a loro stessi rivolte.

Con l’attività della nostra associazione vorremmo :

  • Promuovere uno stile di vita che mostri un maggior rispetto dell’ambiente/spazio, sviluppando un senso di appartenenza e rispetto verso i beni pubblici e comuni. Questo potrà inoltre stimolare l’esercizio della cittadinanza attiva fin dalla giovane età.
  • Favorire il coinvolgimento di un target giovane di utenti e la diffusione di una nuova comunità sportiva . Proprio la nascita di aree dedicate in parchi urbani o il recupero e la messa in sicurezza di aree cittadine inizialmente abbandonate, ha contribuito in Italia ed in Europa alla diffusione della disciplina di attività sportive “Board-Sport” o “Action-Sport” e Urban Street Sport e della cultura collegata, creando comunità costruttive e divertenti.
  • Ampliare la conoscenza della cultura “Urban street” sia dal punto di vista sportivo che culturale.La promozione della disciplina e del relativo imparare errando, attraverso la cooperazione, il tentativo e la riprova (lo skate è uno sport che ha bisogno di molto allenamento e di pratica, e che si impara soprattutto attraverso gli errori), migliora la coordinazione e la precisione: i ragazzi imparano a riprovare, ad aggiustare il tiro, ad ascoltare il loro corpo, i loro legamenti e i loro movimenti fino a trovare la giusta coordinazione ed equilibrio psico fisico.

Potresti darci qualche consiglio o raccontarci curiosità sulla vostra scuola di skate e sulle attività che proponete ai giovani skater?

Essendo appena nati siamo noi che abbiamo bisogno di consigli e confronti con gli altri attori più esperti del settore, chiunque abbia voglia di interagire con noi ci piacerebbe che ci contattasse anche per creare possibili partenariati, magari per partecipare a bandi o per organizzare eventi e contest.

Nel frattempo stiamo lavorando all’organizzazione di corsi per giovanissimi e per chi vorrà perfezionare la tecnica. Un altro nostro obiettivo sarà quello di coinvolgere sempre più un utenza femminile ancora in minoranza (perlomeno nelle nostre parti) nella pratica di questa bellissima attività che è lo skateboarding

Quali sono le sfide più grandi che avete affrontato nel far crescere la vostra associazione e come avete superato questi ostacoli?

Dobbiamo confessare che è stato un iter davvero faticoso, nel 2021 nel momento che abbiamo presentato il progetto al comune c’era un amministrazione favorevole alla nostra presenza e attività tanto che è riuscita a trovare un budget da destinare all’area da riqualificare (skatepark) di circa 20mila euro, dopo di che con il cambio di amministrazione siamo stati lasciati a noi stessi, addirittura siamo stati noi come associazione a progettare l’intera area, a raccogliere preventivi e seguire i lavori fino al giorno dell’inaugurazione.

La nuova amministrazione infatti, forse anche per posizionamento ideologico/politico non è stata particolarmente attiva nell’accompagnarci nel processo, diciamo però che non ci ha abbandonato e ha voluto comunque concludere la realizzazione dello spazio. In questo preciso momento, dopo aver inaugurato lo skatepark con tantissime persone presenti e felici siamo ancora in attesa di sottoscrivere la convenzione con l’amministrazione comunale per la gestione delle attività nell’area , dovrebbe essere questione di giorni e intanto il nostro progetto associativo continua comunque!!

Infine, quali sono i vostri progetti futuri per Focus Crew e la scena skate a San Sepolcro?

Il nostro primo progetto è appunto quello di creare una scuola che possa fornire lezioni a tutte e tutti gli interessati con istruttori professionisti e certificati. Continuare le nostre collaborazioni con il tessuto associazionistico di zona per fornire lezioni o attività, per esempio durante i campi estivi rivolti a ragazzi e bambini con l’obiettivo di sensibilizzarli e appassionarli a questo sport.

Sicuramente realizzeremo nel prossimo futuro nuove feste e contest (almeno 4/5 all’anno) richiamando sia atleti che praticanti e appassionati in generale.

L’obiettivo di Focus Crew è anche quello di coinvolgere i ragazzi in vere attività professionali, come dar loro la possibilità di diventare istruttori certificati in grado di lavorare anche autonomamente, quello di aprire un piccolo chiosco che dovrà esser gestito, senza trascurare professionalità da formare in abito della progettazione e realizzazione di progetti culturali e fundraising in ambito del terzo settore.

Grazie mille, Cristiano, per aver condiviso con noi la tua esperienza e la tua passione per lo skateboarding e l’educazione dei giovani. Siamo sicuri che Focus Crew continuerà a ispirare e a far crescere la scena dello skate nella vostra zona e oltre. Auguriamo a te e al tuo team il meglio per il futuro!

Alla prossima intervista, cari lettori di WeAreSkate! Continuate a seguire il nostro blog per altre interviste esclusive e approfondimenti sul fantastico mondo dello skateboarding.