Oggi nuova intervista ad uno degli Skatepark d’Italia, un’altra occasione che arricchisce il nostro percorso nelle storie degli skate park d’Italia, così da farveli conoscere più da vicino e far crescere la scena skate in tutto lo stivale. Grazie alla Mappa degli Skatepark in Piemonte realizzata per la nostra community di WeAreSkate , siamo arrivati ad Asti, sulle sponde del fiume Tanaro. Siamo al Tanaro Skatepark, un park immerso nel verde divenuto il luogo di ritrovo dei giovani di Asti. Ma lasciamo la parola ai nostri amici che hanno salvato questo park comunale e reso un luogo dove dare spazio e far crescere lo skatebaording.
Nome dello skate park?
Prima di tutto, vi ringraziamo per il vostro lavoro ed il vostro interessamento alla nostra realtà; il vostro come il nostro operato in questo settore punta principalmente a diffondere lo spirito dello skateboarding facendolo conoscere a più persone possibili e pensiamo sia una delle cose più importanti.
– Grazie mille ragazzi, avete centrato in pieno il nostro intento per cui lavoriamo duramente, come voi e tutti i ragazzi che portano avanti i park in tutta Italia. –
Non abbiamo mai pensato ad un nome da dare al park, ma per rispondere alla vostra domanda, e visto che tra noi quando vogliamo andare allo skatepark spesso diciamo “andiamo a Tanaro!”, non sarebbe male dargli ufficialmente il nome: TANARO Skatepark.
Dietro ad un park ci sono sempre persone e ragazzi che se ne prendono cura ogni giorno. Presentatevi e diteci chi siete
Inizialmente, qui ad Asti non c’erano strutture dedicate allo skate; e dove hanno costruito il nostro adorato park non vi era altro che una piattaforma piana per il pattinaggio artistico. Quasi 20 anni fa hanno costruito, li al parco Lungo Tanaro il primo skatepark in legno e sono nate così le prime crew di local. Dopo qualche anno, complice la pioggia, il ghiaccio e la scarsa manutenzione, le strutture si sono rovinate e divenne praticamente impossibile utilizzarle; a quel punto il comune decise di demolire tutto con l’intenzione di rifare il flat, ripristinando la piattaforma piana come era in origine. Per nostra fortuna il nostro veterano, Alberto Crosetti, si prese a cuore la causa, presentando al comune un progetto che, utilizzando lo stesso budget e gli stessi metri cubi di cemento, ci permise di avere un nuovo skatepark da Street fantastico e molto più duraturo.
Dopo anni, quindi, si creò una nuova realtà di local, che includeva non solo lo skate ma anche altre discipline legate allo skatepark come: inline aggressive, bike bmx; il luogo riprese vita e riuscì ad avvicinare e coinvolgere tanti ragazzini ed adolescenti. Dopodiché, nel 2019, uno di quei ragazzini che assistì, indossando un paio di pattini aggressive, a tutta la storia che vi ho appena raccontato decise di prendersi l’onere e l’onore di fondare come presidente l’associazione Tanaro Skate. Si tratta di Mirko Veiluva, insieme ad altri 6 amici sullo skate: Kevin Aracri, Edoardo Goria, Katriel Virgillito, Alberto Crosetti, Alexander Dodon, Alberto Cestari. Come associazione, abbiamo iniziato ad organizzare eventi promozionali in giro per la città, a fare raccolte di beneficenza e a dare lezioni di skate e pattinaggio inline a bambini e non solo; ma soprattutto a farci vedere come punto di riferimento, prendendoci cura del nostro skatepark.
Dove siete e come vi raggiungono i ragazzi?
Con molti dei ragazzi che frequentano il park ci si ritrova sulle strutture quotidianamente, soprattutto nelle stagioni calde; inoltre abbiamo creato un gruppo whatsapp dove ci possiamo sentire costantemente e organizzarci, anche per gite fuori sede. Il nostro punto di riferimento rimane Tanaro Skatepark, ma abbiamo creato anche i nostri canali social dove chiunque può conoscerci e contattarci. Spesso d’estate, capita che persone che vengono qui in zona in vacanza, ci contattano per poter fare una session in compagnia.
Descriveteci il vostro park, le strutture e gli spazi
Tanaro Skatepark, come dicevo prima, è un park da street costruito sotto forma di circuito, con muretti e rail in piano e in discesa; ci sono delle cunette per l’accelerazione, un trasfer piramidale da un lato e dall’altro una serie di piccoli quarter per la rincorsa, qualche box qua e la e un paio di bump con un vuoto in mezzo. Lo skatepark appare con un buco nel centro, appunto per le questioni di budget spiegate prima che hanno costretto Alberto a inventarsi un progetto originale, appunto sull’idea del circuito.
Ma visto che al momento della costruzione, non è stato installato nessun tombino per portare via l’acqua piovana, ad ogni pioggia ci troviamo una bella piscina di acqua stagnante, che con il passare del tempo sta rovinando il cemento sottostante. Per questo noi dell’associazione abbiamo avviato l’iniziativa #TAPPIAMOILBUCO, che consiste in una raccolta fondi per finanziare i lavori per riempire quel buco e ottenere un park più grande, più pulito e in ordine.
Come è il movimento dello Skateboarding da voi, e che fasce di età frequentano il vostro Skatepark?
Da anni ormai, all’interno della scena astigiana ci sono due figure: Alberto Crosetti per lo skate e Mirko Veiluva per il pattinaggio, che hanno preso il brevetto da maestri e sono registrati all’interno dell’albo dei maestri federali FISR; che danno regolarmente lezioni delle rispettive discipline sotto l’ala dell’associazione Tanaro Skate. Questo ha cambiato parecchio il target e le fasce d’età di chi frequenta lo skatepark; si va infatti dai bambini alle prime armi di 4 o 5 anni, fino ad arrivare ai veterani over 40; con una prevalenza netta però di ragazzi adolescenti.
È cambiato anche il modo che le famiglie hanno di vedere questo luogo; infatti, se una volta il park era frequentato prevalentemente da ragazzi più o meno giovani sullo skate o pattini, mentre le famiglie facevano usare le strutture ai bambini come se fosse un parco-giochi con scivoli e altalene; ora, vediamo sempre più famiglie che portano i bambini con protezioni e attrezzature giuste per il luogo, rispettando il regolamento dello skatepark. Ovviamente c’è ancora tanta strada da fare, molti ancora si ostinano a non capire che si tratta di sport, però per me è evidente che questa è la direzione giusta.
Chi sono gli Skater più in vista della vostra zona e città?
Tra i local , abbiamo anche Kevin Aracri, skater italiano sponsorizzato “Coppolella” e “Streetstyle skateshop torino” e socio fondatore della nostra associazione; attualmente l’unico skater della zona che ha partecipato anche al CIS 2021. Oltre a lui, come dicevo prima abbiamo 2 tecnici ufficiali registrati all’albo della Federazione Italiana Sport Rotellistici: Alberto Crosetti e Mirko Veiluva.
Partner, sponsor o società/enti/brand che vi supportano?
A livello locale l’associazione può contare sul supporto e la collaborazione dello skateshop albese KingboardShop, lo skateshop alessandrino Kevolution, il brand Coppolella , e l’azienda commerciale LoveHummus, quest’ultimi ci aiutano durante i nostri eventi per premi e organizzazione. Inoltre collaboriamo e ci diamo supporto reciproco con altre realtà a noi vicine come SkateFarm, associazione di skate di San Giuliano Nuovo.
Cosa manca e cosa cambiereste nella vostra città per far crescere lo Skateboarding?
Tra le cose che mancano nell’astigiano, per promuovere al meglio il movimento di Tanaro Skatepark; sicuramente ci sarebbe una bella palestra al chiuso e riscaldata per poter dare costanza alle lezioni di skate e pattini anche in inverno e permettere ai local di avere un luogo dove trovarsi ed allenarsi insieme, appunto quando il meteo non lo permette. Inoltre, visto il continuo aumento di affluenza presso il nostro park, sarebbe fantastico poter avere un secondo skatepark in città; così che altri quartieri possano conoscerci ed avvicinarsi alla nostra realtà.
Quali sono gli spot dove ci si ritrova di più nella vostra zona?
Alla crew spesso piace anche andare in Street in città; non ci sono molti spot e in molti casi dobbiamo fare attenzione perchè non siamo ben accetti se andiamo a fare trick nel centro o sotto i portici delle piazze principali. Sicuramente tra gli spot abbiamo l’Esselunga in Corso Torino, con flat e muretti in marmo; oppure Book&Book in centro storico con una gradinata da 11; c’é un tunnel tubolare, sottopassaggio ferroriario, vicino alla Saclà, molto fotogenico e dove ci si diverte a fare wallride sulle pareti curve. Ogni tanto ci ritroviamo anche nel parcheggio sotterraneo del PAM; oppure ai giardini pubblici, dove possiamo usare le panchine di metallo come dei muretti da grindare.
Lo skate sta avendo una nuova mediaticità ed interesse, anche grazie alle Olimpiadi. Come la vedete questa cosa?
In passato lo skate in Italia non è riuscito ad avere un impatto forte, come successe invece in America, dove ha avuto origine. Un ragazzino sulla tavola veniva facilmente etichettato come un teppista di strada oppure, se era fortunato, veniva considerato un bambino alle prese con il proprio giocattolo. Ma l’aria sta iniziando a cambiare; anche grazie alle Olimpiadi, lo skateboarding italiano è in una fase di evoluzione, passando, nell’immaginario collettivo, da gioco e passatempo, a vero e proprio sport. Questo per noi non potrà che essere un’occasione da sfruttare, per lasciare la nostra impronta con le generazioni più giovani; che domani, diventeranno i nuovi local di zona.
Parlando di futuro, e tornando a voi: il park ha progetti, eventi o iniziative in calendario da raccontare?
L’associazione Tanaro Skatepark, nel suo piccolo cerca di portare avanti questi valori e questa filosofia, con iniziative ed eventi tra cui :
- #TAPPIAMOILBUCO, una raccolta fondi per aiutare il comune a finanziare i lavori per riempire il buco nel centro dello skatepark.
- #RIVERSIDETROUBLE, il nostro contest annuale, che speriamo di tornare a proporre, dopo questo periodo difficile di convivenza con la pandemia, nella prossima stagione calda (giugno 2022).
- LEZIONI, siamo in via di conclusione della stagione buona per fare le lezioni di skate e pattini al parco all’aperto, prima che arrivi il gelo, tentando di riprendere poi appena possibile, a Marzo sperando in bene.
- PROGETTO SKATELIFE, si tratta di un progetto che stiamo sviluppando in collaborazione con una cooperativa sociale della zona (Vedogiovane) per offrire ai ragazzi dei quartieri un pochino più difficili della città, una serie di appuntamenti per fargli conoscere il nostro mondo ed il nostro stile; con laboratori di costruzione rampe, filming e montaggio, fotografia, ovviamente lezioni di skate e pattini e molto altro.
- #TRICKFORBEER, stiamo organizzando, una volta al mese circa, degli appuntamenti per i local, e non solo, in stile appunto “trick for beer”, con qualche piccolo premio e tanta birra in paio, così da continuare a coltivare lo spirito della crew di zona.
Se dovessimo strillare al mondo perché valorizzare lo skate, da dove partireste?
Di strada da fare ce n’è ancora molta; chi fa parte di questo mondo sa che lo skate non è solo sport, ma espressione, arte, musica, aggregazione, creatività e molto altro; quindi se dovessi urlare al mondo perché lo skate merita un’opportunità senza pregiudizi ed etichette, sarebbe proprio questa la risposta. Questa disciplina è un universo pieno delle sfaccettature più disparate, che toccano il benessere fisico, psicologico ed hanno un forte impatto educativo, se spinto e valorizzato nel modo corretto.
Ragazzi grazie davvero per il tempo che ci avete dedicato e per quello che fate nel vostro “piccolo” per lo skate. Avete una grande passione che si traduce in un grande impegno, che si vede subito; noi vi auguriamo il meglio, ci si ri-vede presto. E viva lo Skate. #WeAreSkate !
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