Iniziamo questo viaggio nella nuova rubrica Brand On Board attraverso la storia di uno dei marchi più iconici dello skateboarding: Santa Cruz Skateboards.
Santa Cruz Skateboards, un titano dell’asfalto, nasce nel 1973 nella culla della ribellione su quattro ruote: Santa Cruz, California. Col marchio che brucia con l’energia della mano che urla, la celebre ‘Screaming Hand’ di Jim Phillips, Santa Cruz si lancia in avanti, portando con sé un’ondata di innovazione e grinta. Le tavole non sono solo pezzi di legno; sono tele per un’arte audace, testimonianze di un movimento che non conosce freni.
Con skater leggendari che calcano il suo legno e ruote che ruggiscono come le onde dell’oceano da cui proviene, Santa Cruz non è solo un marchio. È un grido di battaglia, una dichiarazione di libertà, e un monumento alla sfrenata passione che solo lo skateboarding può scatenare. Questa è Santa Cruz Skateboards: dove l’iconico incontra l’asfalto.
Fondato nel 1973 a Santa Cruz, in California, il marchio nasce sotto l’egida di NHS, Inc., una compagnia creata da Richard Novak, Doug Haut e Jay Shuirman. La California degli anni ’70 era un calderone di creatività e innovazione per lo skateboarding, e Santa Cruz si è rapidamente affermato come un pioniere nella produzione di skateboard di alta qualità.
Il logo “Screaming Hand”, disegnato dal leggendario artista Jim Phillips nel 1985, è diventato uno dei loghi più riconoscibili nel mondo dello skateboarding. Rappresenta una mano strillante con la bocca sul palmo e sembra incarnare l’essenza ribelle e l’energia dello skateboarding.
Nei primi anni, Santa Cruz si distinse per la sua attenzione alla qualità e all’innovazione. Svilupparono la prima tabella in fibra di vetro, chiamata Beams, e successivamente introdussero il concetto di skateboard a più strati con il loro modello PowerPly.
Tra i prodotti iconici di Santa Cruz, uno dei più celebri è il modello Rob Roskopp Target. Disegnato da Jim Phillips, è caratterizzato da un design accattivante con un bersaglio e un mostro che divora la tavola. Un altro modello iconico è il Santa Cruz Classic Dot, che esemplifica l’estetica old-school dello skateboarding.
Santa Cruz ha avuto una lunga storia di skater eccezionali che hanno rappresentato il marchio. Tra i primi, ci sono stati Rob Roskopp e Jeff Kendall. Negli anni ’80, Tom Knox e Eric Dressen si sono distinti per il loro stile aggressivo. Oggi, skater come Blake Johnson e Tom Asta continuano a portare avanti l’eredità di Santa Cruz.
Nel 1987, il video “Wheels of Fire” di Santa Cruz Skateboards ha segnato la storia dei video di skateboarding. Uno degli aneddoti più amati riguarda la scena in cui Natas Kaupas fa skate su un’auto in movimento.
Santa Cruz ha anche svolto un ruolo fondamentale nella promozione della musica punk e della sua interazione con la cultura dello skate. I loro video e design delle tavole spesso integravano elementi della scena punk.
Oltre quaranta anni dopo la sua nascita, Santa Cruz Skateboards rimane un baluardo della cultura skate. Non solo ha introdotto innovazioni nella costruzione delle tavole, ma ha anche aiutato a definire l’identità e lo stile dello skateboarding. Con un’eredità che abbraccia la qualità, la creatività e la pura grinta, Santa Cruz continua ad essere un faro per skater di tutto il mondo.
Santa Cruz Skateboards non è solo un marchio; è una leggenda vivente che ha contribuito a plasmare la cultura e lo stile di uno sport che definisce generazioni.
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