Nuova intervista per la rubrica Skater ed Interviste; oggi faremo due chiacchiere con Giorgia Meini una giovane skater che si sta ritagliando il suo spazio nella scena skateboard in Italia. Attraverso queste interviste vogliamo conoscere, e far conoscere, gli skater italiani per dargli spazio e aiutarli a farsi apprezzare da tutti.
Ciao Giorgia, intanto complimenti per il 2° posto al CIS Park 2021 da tutti noi e grazie per la disponibilità per questa intervista. Non perdiamo altro tempo e passiamo subito alle domande:
Mi chiamo Giorgia Meini, ho 15 anni compiuti il 2 ottobre, proprio durante le finali CIS Park a Roma, e vivo a Pisa. Frequento il liceo linguistico e sono al secondo anno. Sono una ragazza attiva che ama fare sport, passare del tempo in famiglia e con gli amici, almeno che loro non vogliano andare a fare una passeggiata a vedere i negozi, in quel caso preferisco stare a casa a leggere un libro. All’inizio posso sembrare una ragazza poco socievole ma la verità è che sono abbastanza timida e mi è difficile parlare con persone nuove.
Ho iniziato a fare skate quando avevo 4 anni al (vecchio)The Spot a Roma per merito di mio padre, lui aveva la passione per tutti gli sport da tavola ma non aveva mai provato lo skateboard.
La prima volta che ho fatto axel stall è stata 3 anni fa all’incirca; mio padre mi continuava a dire che potevo farcela e che non dovevo avere paura perché mi avrebbe preso se fossi caduta, ma io avevo troppa paura e non lo volevo fare. Dopo un’oretta di pianti isterici ho preso coraggio e l’ho fatto senza accorgermi che mio padre era distratto. Insomma per farla breve dopo un paio di ore d’agonia l’ho fatto senza problemi… Mio padre mi voleva fare a pezzi
Ho sempre praticato almeno due sport, i miei genitori sono sempre stati molto attivi, anche se non sembra dal fisico di mio padre. Lo skate è sempre stato un passatempo, come lo snowboard, il surf e il wakeboard; li facevo quando avevo un momento libero per non stare davanti ai dispositivi elettronici. Di sport ne ho praticati tanti: ginnastica artistica e ritmica, nuoto, MMA e per ultimo basket; ma ora a causa covid sono stata costretta a fermarmi con queste attività quindi ho deciso di allenarmi autonomamente a casa con mia madre e fare skate a tempo pieno.
Almeno che non abbia tanto da studiare, tutto il pomeriggio per ora; infatti quando le giornate si accorceranno ancora di più sarà un problema perché dove mi alleno io, la bowl di pisa, non c’è illuminazione.
La bowl di Pisa è la mia seconda casa, è vicina alla scuola dove vado e ormai mi sono affezionata alle persone che skaitano con me abitualmente.
– Quello che ci piace sentire, lo skateboard è inclusione al 110%, è una famiglia allargata, e sentire giovani ragazzi che lo vivono così e lo trasmettono è davvero bello. Bravissimi –
Ho iniziato a fare le gare 3 anni fa; apparte il CIS ho fatto una gara a Firenze, organizzata da Skate Clan presso il park dell’isolotto, la mia prima gara; e un’altra alle Deux Alpes, il secondo King of the plaza, durante una vacanza in camper con la mia famiglia. Le gare più belle che ho fatto sono state le ultime tre tappe del CIS di quest’anno: Lignano Sabbiadoro, Bologna e Roma; sono state molto belle perché si era creato un’ambiente quasi familiare. Quando finivamo le practice tutti noi ragazzi/e andavamo a giocare insieme.
Durante la giornata mi sono ritagliata un paio d’ore appena tornata dall’allenamento, quando è ormai buio, per studiare; spengo il telefono, mi chiudo in camera e studio.
Il mio trick preferito è il fifty-fifty, mi piace la velocità e questo trick mi permette di mantenerla; sto lavorando per migliorare un pò tutti i miei trick però nello specifico credo che il frontside air sia quello su cui sto lavorando di più per quanto riguarda la bowl; invece per lo street sto lavorando sul kickflip, un trick che a quanto pare non mi viene benissimo.
I park dove vorrei tornare al più presto sono di sicuro il Silver skatepark a Bologna e il The Spot a Roma
Bowl assolutamente.
Migliorare sempre di più e, magari riuscire grazie alle competizioni internazionali ad arrivare alle Olimpiadi.
Sky Brown e Pedro Barros, quest’ultimo conosciuto grazie ad un’amica che ha paragonato il mio stile di skate al suo.
Io intervisterei Andrea Casasanta e Lucrezia Zarattini anche se quasi sicuramente l’avete già fatto, ma io personalmente ho avuto il piacere di conoscerli e sono professionisti sempre pronti a darti una mano e dei consigli. Ce ne sarebbero altri da nominare molto bravi ma poi non finirei più.
Secondo me dal punto di vista di ragazze skater non dovreste perdere di vista nessuna delle ragazze che affrontano il CIS tutti gli anni perché sono tutte piene di talento.
Condividono la mia passione per lo skateboard e mi spronano a migliorare giorno dopo giorno.
Gabriele è migliorato tanto in street e per ora mi batte, però per quanto riguarda la bowl io mantengo ancora la supremazia. 😅
Per le persone che vogliono cominciare, non vi fate abbattere dalle persone che sono più brave di voi e non vi vergognate del fatto che non siete bravissimi, è normale ci siamo passati tutti. Continuate a provare e provare, chiedete consigli agli skater che vi circondano perché lo skate è uno sport di condivisione e sono sicura che loro vi aiuteranno volentieri; se cadete ricordatevi che “cadendo si impara”.
NON DIMENTICATE MAI DI INDOSSARE IL CASCO.
Grazie Giorgia, continua così che hai tutto per poter coronare il tuo sogno di arrivare alle Olimpiadi! Da oggi avrai molti tifosi in più: quelli della community di WeAreSkate!
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