Skater ed interviste

Due chiacchiere con Asia Lanzi, la prima skater italiana a partecipare alle olimpiadi

Intervista alla skater orgoglio italiano Asia Lanzi; una chiacchierata per conoscerla meglio e condividerle le nostre e le vostre domande e curiosità.

Campionessa CIS negli ultimi 4 anni, 14° posto alle Olimpiadi di Tokyo, 26° nel ranking mondiale…questo è solo una parte del curriculum vitae della nostra Asia Lanzi. E vi ricordiamo ha solo 19 anni. Senza ulteriori indugi e giri di parole, passiamo alla parte che tutti aspettiamo: l’intervista.

Ciao Asia, intanto complimenti per il mondiale e per le olimpiadi da tutti noi di WeAreSkate; grazie per la disponibilità che ci hai dato per questa intervista. Entrando nel vivo di te, abbiamo raccolto alcune domande da parte del nostro team e da parte di alcuni ragazzi che non vediamo l’ora di farti. Allora…

Asia, quanti anni hai, dove vivi e chi è Asia. Insomma, parlaci un po’ di te.

Ho 19 anni, vengo da Cento, un paesino in provincia di Ferrara. Sono una ragazza semplice, un pò timida, a cui piace andare in skate.

Quando hai iniziato a fare skate?

Ho iniziato a skaitare quando avevo 6 anni, però andavo già con la tavola da snow da un pò di anni. Entrambe le passioni me le ha trasmesse mio padre (lui ha iniziato a skaitare quando aveva 13/14 anni).

Raccontaci un aneddoto di te e lo skate.

13 anni che skaito, è difficile sceglierne solo uno. Forse una delle esperienze più belle che abbia mai vissuto è stata la gara in Cina nel 2019, eravamo in un paesino sperduto in mezzo al nulla, l’unica cosa che c’era oltre allo skatepark era l’hotel e un villaggio finto che avevano creato appositamente per l’evento. Di sera facevano sempre degli spettacoli, c’era chi cantava al karaoke, chi faceva ballare i vecchietti che vivevano lì, è stato molto divertente, soprattutto perché eravamo sempre tutti insieme, eravamo molto uniti.

Lo skate è il tuo primo sport o hai praticato altre attività sportive?

Come ho detto prima vado anche in snowboard; poi quando ero più piccola ho fatto per un pò di anni nuoto a livello agonistico, ho provato anche pallavolo e ginnastica artistica.

Quanto ti alleni al giorno?

Quando è bello skaito tutti i giorni. Il tempo dipende se sono gasata o meno, se magari sono da sola skaito due orette, se invece sono con i miei amici anche di più, poi quando vado in giro anche tutto il giorno.

Quale è lo spot / park dove ti alleni?

All’inizio di quest’anno avevo preso una stanza a Cesena e quindi skaitavo quasi sempre al Jurassic skatepark o al 101. Adesso è un periodo che sono tornata a casa quindi skaito allo skatepark di Pieve di Cento oppure a Castel Maggiore, ma non vedo l’ora di tornare in Romagna perché qui i park non sono un granché.

Che gare stai preparando adesso?

Prossima settimana vado a Barcellona per una gara, poi le gare importanti iniziano prossimo anno.

Una domanda che ci è arrivata da Chiara a proposito di gare e allenamenti : come fai a conciliare le gare, gli allenamenti in skate e lo studio (e cosa studi).

Io ho fatto la maturità l’anno scorso, studiavo informatica e telecomunicazioni, e per adesso non sto studiando niente. Stavo molto attenta in classe, così un buon 70% del lavoro l’avevo già fatto, poi studiavo e facevo i compiti appena tornavo a casa da scuola oppure mentre andavo a skaitare, quindi in macchina o in treno. Quando andavo a fare le gare guardavo sul registro elettronico quello che facevano in classe, poi mi facevo passare gli appunti.

Michael, ci ha fatto una domanda per te: tuo trick preferito e quello su cui stai lavorando per farlo al meglio?

I trick che preferisco fare sono fs tail e fs smith fs out; tutti i trick che so fare adesso li faccio bene quindi mi voglio concentrare ad imparare nuovi trick. Sia in flat (tipo bs flip, fs flip, treflip) che sui muretti e rail (crooked, nosegrind, bs smith che è il mio trick preferito da sempre).

Sempre sul tecnico, parlaci della tua tavola e dell’assetto che utilizzi tipicamente per fare street.

Io come tavola uso Jart misura 8.0, ruote Ricta 53, truck Tensor Mag light 5.25 (139 nella misura degli Independent), come cuscinetti preferisco i Reds e grip quello che trovo.

Lorenzo ci chiede che musica ascolti, che serie Netflix ti piace vedere e se giochi a qualche consolle.

Sinceramente non ho un genere musicale preferito, passo un po’ dalla techno al rock classico al pop, dipende un po’ dalla settimana 😀 . Come serie su Netflix mi piace la casa di carta, Lucifer e outer banks, però sinceramente io preferisco i film rispetto alle serie tv. Chi mi conosce sa che sono ossessionata con i film della Marvel. Ogni tanto gioco alla Play, principalmente Skate 3, GTA e Assassin’s Creed.

Girando parecchio per gare e contest, immaginiamo tu abbia girato un bel po’ di park in Italia. Attualmente quali sono i tuoi preferiti e perché?

Per lo street secondo me i migliori sono lo skatepark Marmolada a Torino e il nuovo skatepark di Lignano Sabbiadoro (anche se quest’ultimo non ci sono ancora stata), mentre per la bowl direi il nuovo park The Spot di Ostia e l’Adriatic bowl a Fano.

Sul tema park, ci dobbiamo togliere uno sfizio. Prima dell’estate hai fatto una serie di storie su Instagram parlando dei park e dello stato degli skatepark in Italia. In questi giorni noi abbiamo pubblicato una mappatura e a nostro avviso la distribuzione delle strutture (soprattutto al nord) sta aumentando e sta aumentando anche la qualità. Dal centro-sud non c’è dubbio che la situazione non sia delle migliori, ma anche qui qualche spunto c’è. Come vedi la situazione dei park in Italia?

Sicuramente nell’ultimo periodo la situazione delle strutture nel nostro Paese sta migliorando, però siamo ancora lontani anni luce rispetto alle strutture che si trovano all’estero. Mi sembra assurdo che nel 2021 molte regioni hanno massimo 1 o 2 skatepark, in più la maggior parte degli skatepark italiani secondo me non possono neanche essere definiti tali. Molto spesso le istituzioni fanno uno skatepark per evitare che i ragazzi vadano a skaitare in strada, rovinando i muretti e i rail del paese, e li costruiscono senza informarsi su come sia un vero skatepark, molto spesso comprano quelle strutture in lamiera prefabbricate che fanno schifo. Una volta che mettono a disposizione uno “skatepark” loro sono già apposto così, non si preoccupano del mantenimento, di cambiare i pannelli quando si rompono, aspettano che il park diventi inagibile e poi lo smantellano, senza preoccuparsi di farne uno nuovo. Un’altra cosa assurda sono gli skatepark indoor, che in Italia non dico che siano un’utopia ma poco ci manca, si possono contare sul palmo della mano gli skatepark indoor italiani e tutti sono fatti da skater o da privati, è veramente assurdo.

Ovviamente sul tema Park e mappatura ti terremo aggiornata. Andando alla prossima domanda, da Giorgia e Silvia: impressioni delle olimpiadi, cosa ti è rimasto dentro, quale è stata l’emozione più forte e cosa hai imparato?

Le Olimpiadi sono state un’esperienza magnifica, aver la possibilità di conoscere atleti che di solito vedi per tv o sui social è meraviglioso. Il momento più emozionante è stato il giorno della gara, finalmente dopo 3 anni molto intensi eravamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo e a realizzare un nostro sogno, e il fatto di essere tutti amici e di essere in un certo senso cresciuti insieme ha reso il tutto fantastico. Penso che l’insegnamento più grande non l’ho colto dalle Olimpiadi ma dal percorso che ho fatto per arrivare fin lì, ed è quello che se veramente vuoi qualcosa devi lottare per ottenerla e devi crederci fino in fondo, anche se ogni tanto sembra impossibile da raggiungere non bisogna mai arrendersi.

Chi sono i due atleti più forti dal tuo punto di vista a livello mondo, uomo e donna?

Per i ragazzi dello street nei contest direi indubbiamente Nyjah Huston e Yuto Horigome. Nyjah può anche aver sbagliato le Olimpiadi ma lui è un animale da contest, può capitare di sbagliare, a lui purtroppo è capitato in una delle gare più importanti della sua vita però alla fine è 1 gara su 1000 che ha fatto. Mentre Yuto è Yuto, ha quei 5 trick che sono impensabili. Per le ragazze direi Momiji Nishiya e Rayssa Leal, entrambe sono forti, consistenti e con un gran stile.

Ed in Italia, chi sta emergendo e secondo te dovremmo intervistare?

Dei ragazzini e ragazzine che stanno crescendo in Italia ce ne sono veramente tanti, per la bowl ti direi: Leo Beltrame, Edo Poggio, Nico Bondi. Per lo street: Andres Martin, Filippo Fanelli, Gabriele Fabi, Maicol Fantini, Diego Fusconi, Nicola Morigi, Thomas Zaccaria, Davide Veloci. Mentre per le ragazze: Matilde Fanelli, Emma Boletti, Tea Mariani, Viola Petroncini, Silvia Ganzerla.

Segnalaci un nome di giovanissimo skater che secondo non possiamo perdere di vista.

Tutti quelli che ho citato meritano di essere seguiti perché spaccano e ci mettono l’anima in quello che fanno. Se proprio volessi un nome ti direi Andres e Diego perché sono quelli con cui skaito di più e spaccano davvero tanto.

Un’ultima domanda tra quelle ricevute per te, Giacomo vorrebbe sapere come vedi il livello femminile dello skate in Italia.

Il livello femminile italiano sta crescendo tantissimo, sempre più ragazze si stanno avvicinando allo skate e sempre più si avvicineranno, secondo me anche grazie alle Olimpiadi che ha dimostrato che lo skate non è uno sport solo per i ragazzi.

Parigi 2024: lo skateboard ci sarà. Ti vedremo competere per esserci ancora?

Io cercherò di qualificarmi un’altra volta, darò il meglio di me stessa.

Asia Lanzi a Tokyo 2020

Allora, anche se abbiamo ricevuto altre domande, non ci resta che augurarti un grandissimo in bocca al lupo.

Viva il lupo!!! e grazie mille di avermi dato questa opportunità, mi ha fatto veramente piacere.

Grazie Asia, continua così! Sappi che da oggi hai una famiglia di amici in più: quella di WeAreSkate!

WeAreSkate Team

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