Oggi parliamo di Fine Ramps. Le nostre interviste e le storie di skate non finiscono mai e non vorremmo finissero mai (anzi se ne avete da segnalarci, siamo qui per questo). Siamo a Cesena, da un team di ragazzi con la voglia di costruire rampe, fare bei progetti e soprattutto divertirsi. Una intervista piacevole, da leggere e da conoscere. Andiamo!
Ciao grazie a voi! L’idea nasce di Fine Ramps circa 3 anni fa da me (Alessandro Pistocchi), ora sono aiutato nei vari progetti da diverse persone: Enrico Daltri e Mattia Cecchetti per la parte operativa mentre l’ingegnere Laerte Buttigliero e L’architetto Asia Montanari per la parte progettuale. Il tutto è partito dall’esigenza di avere una serie di piccole rampe mobili, poi diciamo che da rampa nasce rampa.
L’idea che c’è c’è dietro Fine Ramps è quella di creare una rampa studiata per le singole esigenze del committente, cercando di capire chi deve skateare la struttura, il suo livello e quali sono le sue aspettative. Definiamo parametri come altezza, raggio, materiale e cerchiamo consegnare il miglior prodotto possibile.
Abbiamo realizzato molte struttura per privati, per quanto riguarda il pubblico siamo contenti della mini rampa a Santarcangelo o la skateplaza a Bagno a Ripoli.
Condividiamo il vostro pensiero, ultimamente anche i comuni più piccoli si stanno muovendo per creare skatepark, la cosa che più apprezziamo è che ci sono molti progetti di qualità e in cemento.
Noi principalmente lavoriamo con privati, associazioni e comuni. Le richieste sono tante e molto diverse tra loro: poco fa abbiamo fatto una mini rampa per una pizzeria.
Al momento la mini rampa è l’oggetto che più rappresenta il sogno dello skater medio, solitamente non troppo alta con un raggio semplice per divertirsi ma avere anche una struttura che permetta di progredire. Per i comuni invece il noleggio o la realizzazione di uno skatepark.
E’ un lavoro di artigianato che sembra semplice solo in apparenza, è un attimo sbagliare ad esempio il raggio, la posizione del cooping o altro e buttare via molti soldi per una rampa che poi non viene usata perchè non è divertente o non dura nel tempo. Per per intenderci personalmente comprerei poche rampe di quelle che vedo in vendita da privati.
La scelta del materiale dipende se la struttura deve essere collocata all’interno o all’esterno, anche il costo varia molto, bisogna valutare caso per caso.
Purtroppo per il salotto ancora no, a breve però devo cambiare la mia cucina e pensavo di costruire qualcosa per skatearla. Il Covid ha sicuramente innescato nelle persone questo tipo di fantasia, in effetti chi non vorrebbe una bella mini rampa personale per il prossimo lockdown?
Per il futuro mi piacerebbe continuare a realizzare progetti che piacciono agli skater, non c’è soddisfazione più grande che vedere apprezzare e skateare la propria opera.
Grazie a te Alessandro e a tutta Fine Ramps, è un piacere leggere progetti, visione e coraggio di fare. Ovviamente… ci vediamo presto.
Qui il sito di https://fineramps.com
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