La rubrica Skater ed interviste si arricchisce ancora! Abbiamo il piacere di fare due chiacchiere con Valeria Bertaccini, skatergirl che ha fatto parte della Federazione Italiana Skateboard. Un mix di stile, esperienza, presenze in grandi contest e gare; ma sopratutto un esempio per tutta la scena skate e ancor di più per tutte le ragazze che si avvicinano a questo mondo.
Ciao Valeria, siamo felici di acogli erti nella community di WeAreSkate; è per noi un piacere fare questa bella chiacchierata con te per poterti conoscere meglio. Inutile negare che siamo molto entusiasti, sei davvero un punto di riferimento dello skate italiano; direi di iniziare con le domande.
Ciao mi chiamo Valeria, ho 28 anni sono di Torino. Valeria è una ragazza con tanta voglia di imparare cose nuove e mettersi alla prova.
La mia passione per lo skate è nata alla scuola media, avevo alcuni compagni di classe che skateavano e quando facevano le feste di compleanno solitamente c’erano ampi spazi dove poter utilizzare lo skate. Così piano piano ho iniziato ad approcciarmi allo skateboard.
Il primo vero skatepark in cui ho iniziato a skateare si chiamava “The soul skatepark” che era un indoor park qui a Torino. Sfortunatamente non esiste più già da parecchi anni. Ultimamente per via del lavoro non riesco più a skateare come negli anni scorsi, ma quando riesco a ritagliarmi del tempo vado al nuovo skatepark al Parco Dora qui a Torino!
– Potete trovare la Mappa completa degli Skatepark d’Italia realzzata da WeAreSkate, compreso lo Skatepark Parco Dora di Torino, cliccando QUI –
Come ho già detto purtroppo il tempo che riesco a ritagliare per lo skate è sempre meno, ma cerco di fare almeno un paio di ore in settimana con i miei colleghi di lavoro! Quando il tempo è buono e le condizioni lo permettono sfrutto anche i weekend! Nessun allenamento just skate and have fun!!
Il Design ha accompagnato il mio percorso di studi universitari ed oggi mi accompagna nella vita di tutti i giorni. Raramente ci pensiamo ma siamo circondati da oggetti di design che qualcuno ha disegnato progettato e realizzato. Un’altra mia grande passione è la montagna, adoro vivere la montagna sia in estate che in inverno. Credo non ci sia nulla che riesce a trasmettermi pace come il silenzio della montagna.
Le cose sono cambiate molto perché è cambiata la visione dello skateboarding femminile. Se prima eri considerata un “maschiaccio” perché praticavi un’attività a cui si approcciava per lo più il pubblico maschile; al giorno d’oggi, che lo skateboarding è diventato un vero e proprio sport, la visione è cambiata molto. Ci sono sempre più ragazze che si sono approcciate a questo sport e questo ha fatto si che anche il livello femminile si sia alzato parecchio. Se penso a quando ho iniziato a fare le gare qui in Italia, difficilmente veniva fatta una categoria femminile e ci trovavamo sempre a dover competere con i ragazzi. Oggi invece la competizione è tanta ed è diventato persino difficile riuscire ad emergere.
Il mio trick preferito è bs indy in vert ed è lo stesso che ho sempre sognato di chiudere. P.S. non so se ce la farò mai! Ahaha
Ho girato molto il mondo grazie alla Federazione Italiana di skateboard che mi ha dato la possibilità di partecipare al grande progetto di Tokyo 2020. Abbiamo girato il mondo partecipando a tutte le gare di qualificazione olimpica e ci siamo trovati a dover competere con skater di tutto il mondo! E’ stata un’esperienza che mi ha lasciato molto e a cui devo tanto. Il viaggio che mi è piaciuto di più sicuramente è stato quello in California nell’estate del 2019. Ho partecipato per la prima volta al circuito del Dew Tour e sono riuscita ad allungare la mia permanenza in California facendola diventare una piccola vacanza. Ho skateato skatepark bellissimi che ho sempre sognato di vedere fin da quando ho iniziato a skateare.
In Italia c’è un solo park che mi ha lasciato un segno ed è l’Elbo Skatepark a Bologna. (skatepark che oggi è più conosciuto come Silver Lining Skatepark). Lì grazie a Matteo Storelli ho imparato ad approcciarmi a skatepark di alto livello, ho affrontato tante paure e ho imparato nuovi trick. Con il mio ragazzo abbiamo passato parecchie estati in tenda allo skatepark e grazie a questi campeggi all’Elbo sono nate anche tante amicizie che porto sempre nel cuore. Insomma per me l’Elbo è sempre stato un posto magico con tanti bei ricordi.
In Italia non sono gli sponsor che ti permettono di affermarti. Ti aiutano sicuramente nel percorso di crescita perché ti danno un grosso supporto a livello di materiale. L’unico vero modo per essere ricordati ed emergere è l’approccio e lo stile che si ha sulla tavola.
Ringrazio tanto la federazione Italiana per avermi dato questa grande occasione. Ho avuto modo di girare il mondo, conoscere culture diverse e skateare skatepark bellissimi. Da questa esperienza porto a casa sicuramente bei ricordi con tutto il team, una crescita personale e gratitudine.
Esatto, partecipando a queste gare mondiali ti trovi a dover skateare e competere con skater che prima vedevi solo su riviste o su internet. Credo che il momento che mi ha emozionata di più è stato in Cina quando mi sono resa conto che tra i giudici c’era Vanessa Torres, una ragazza e skater che per me è sempre stato un idolo: prima di uscire di casa e andare a skateare non c’era volta che non guardassi un suo video. In Cina per la prima volta era lei che stava guardando e giudicando me e non il contrario. Ero emozionatissima!
No, l’unica cosa che ho sempre pensato è: ”Non potrà mai essere peggio di un esame universitario”
Con la fine del progetto di Tokyo 2020 ho deciso di concludere la mia carriera da atleta. Ho deciso di inseguire una carriera professionale e lavorativa mettendo alla prova le mie competenze universitarie. Devo dire che al momento sta andando tutto molto bene, sono riuscita a conciliare la mia passione per lo skate con il lavoro grazie all’Arch. Pietro De la Pierre con cui progetto skatepark.
Nessuna, basta che mi trasmetta un buon feeling sotto i piedi!
E’ solo grazie ai miei genitori che oggi sono arrivata dove sono. Sono stati loro per primi a spronarmi a proseguire questa mia passione quando io all’inizio tentennavo. Nel periodo delle medie un giorno mio padre è arrivato a casa con un articolo di giornale in cui si diceva che a Torino avevano aperto uno skatepark al coperto (il The Soul Skatepark che ho citato prima), in cui facevano anche lezioni di skateboarding. Così mia mamma, anche se io non ero molto convinta, ha insistito per comprarmi uno skateboard e poi insieme qualche giorno dopo siamo andati a informarci sulle lezioni e sul funzionamento dello skatepark. E da quel momento non sono più scesa dallo skateboard. Posso, quindi, ringraziare i miei genitori per i risultati raggiunti oggi per avermi spronato ad avvicinarmi a questo mondo.
Se stai cercando una passione che ti dia tante soddisfazioni lo skateboard è la cosa giusta per te!
Valeria grazie per esserti raccontata con noi, e siamo sicuri sarai d’esempio per tanti giovani skater. Un grande in bocca al lupo per tutto; continua a skateare e divertirti per la tua gioia e quella di chi ti guarda. ;D
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