Skater ed interviste

Intervista a Riccardo Lecis, skater e presidente di Bihella & Destroy

Oggi abbiamo il piacere di fare due chiacchiere con il nostro amico Riccardo Lecis; skater di lunga data, finalista CIS specialità Street 2021 nella categoria Master, e presidente dell’associazione Bihella & Destroy che si occupa ovviamente di Skate! Non vogliamo svelarvi altro, quindi, iniziamo con la nostra intervista 😉

Ciao Riccardo, bentrovato. Grazie innanzitutto per aver accettato di parlare con noi di WeAreSkate, per noi è un piacere poter portare storie di chi nasce e cresce con lo skate. Ma non perdiamo altro tempo e iniziamo con le domande.

Riccardo presentati alla nostra community.

Ciao mi chiamo Riccardo Lecis, ho 38 anni e vivo a Biella ma le mie radici sono Sarde. Nato e cresciuto fino ai 18 anni ad Assemini, un paese a pochi chilometri da Cagliari. A 18 anni ho deciso di trasferirmi in Inghilterra per cercare lavoro e fare una bella esperienza con l’obiettivo di viaggiare e skateare. La passione e amore per lo skate non mi ha mai abbandonato, anzi è cresciuta sempre di più e ad oggi è parte di me a tutti gli effetti.

Come è nata la tua passione per lo skate?

La mia passione per lo skate è nata quando avevo 16 anni, giocavo a calcio in una squadra locale, e finiti gli allenamenti ci si trovava con gli amici in piazzetta. Alcuni di loro iniziavano a fare qualche trick e stando nello stesso gruppo iniziai ad avere un primo approccio con scarsi risultati. Passavamo molte ore in piazzetta e ogni giorno lo skate mi attirava sempre di più, quindi decisi di riciclare un set up vecchio di un amico e da quella vecchia tavola è partito il tutto. Arrivava il Natale, quindi chiesi ai miei genitori uno skate nuovo, quando lo vidi sotto l’albero la mia emozione fu unica. Era uno skate completo con tavola ZooYork, ruote mini logo, trucks destructor, da quel momento lo skate ha fatto parte di me e ancora oggi mi fa sentire quel bambino felice.

Dove hai iniziato a skateare, dove ti trovi più spesso a skateare, spot preferito?

Ho iniziato a skateare nelle piazze e in diversi spot della Sardegna, e spesso nel garage sotto casa. Ora quando non ho il tempo di viaggiare skateo allo skatepark di Biella. Il mio spot preferito è “valdo fusi” a Torino.

Hai iniziato che eri un ragazzetto oggi sei un adulto ti diverti ancora a girare sulla tavola? In questi anni ci sono stati momenti in cui hai pensato di lasciarla in un angolo di casa?

Non ho mai pensato di abbandonare la tavola in un angolo di casa, mi diverto ancora tantissimo e imparo ancora adesso nuovi trick. L’unico momento che mi ha costretto ad uno stop di quasi un anno è stato quando ho eseguito l’operazione al menisco sinistro ma con un buon esercizio fisico mi sono rimesso un po’ apposto e cerco di mantenermi in allenamento costante.

Crescendo come è cambiato il tuo approccio con lo skate?

Ora il mio approccio è cambiato, faccio più attenzione mi scaldo bene prima della skateata, cerco di ridurre i grossi impatti per non stressare troppo le ginocchia, ma comunque cerco sempre di dare il massimo, mi diverto e mi godo ogni attimo di skate con gli amici.

Un tempo lo skateboard era sicuramente un po’ mal visto, come hai vissuto questa cosa e cosa ne pensi?

Io ho vissuto abbastanza bene quel periodo; me ne fregavo di ciò che pensavano gli altri, sapevo che avevano la mente un po’ ristretta, non conoscevano il mondo dello skate. Se avessimo avuto gli skatepark e spot che ci sono oggi sarebbe stato sicuramente meglio.

Pensi che oggi le cose stiano realmente cambiando, come visione esterna dello skate sia delle persone sia dalle istituzioni?

Sicuramente da qualche anno sono cambiate un po’ di cose ci sono tantissimi bambini, ragazzi e ragazze che si sono avvicinati al mondo dello skate. Questo è molto positivo, finalmente viene visto anche come uno sport a tutti gli effetti. Le istituzioni hanno fatto la loro parte sicuramente, in più ci sono le skateboard schools che continuano a contribuire in questa crescita importante delle nuove generazioni.

Sappiamo che vai ancora forte sulla tavola tant’è che parteciperai alle finali del CIS 2021, raccontaci la tua ultima gara di qualificazione come è andata.

La mia ultima gara si è disputata a Lignano Sabbiadoro hub skatepark, un buon secondo posto. Il Park è veramente bello, non ho avuto tanto tempo per poterlo testare prima dell’evento quindi provarlo per la prima volta e studiare subito la linea di gara non è stato subito semplice. Comunque, sono stati tre giorni stupendi e consiglio a tutti di andarci. Complimenti a tutte le Associazioni Sportive e alla FISR che mettono anima e cuore per organizzare questi eventi. Ci si vede a Roma per le finali CIS 2021

Quante ore ti alleni al giorno?

Ho una vita molto piena, sono diventato padre da quasi tre anni quindi divido il mio tempo tra famiglia, lavoro principale di Operaio nel settore alimentare, lezioni con i bambini della skate school e ore di allenamento per me stesso. Di solito approfitto del tempo libero per andare in skate ma nei giorni liberi posso skateare anche tre o quattro ore di fila.

Abbiamo visto che hai girato parecchio per diversi park, facci una top 5 dei migliori park in Italia secondo te.

I park che preferisco al coperto sono la Pinball e l’Agape skatepark invece i miei preferiti all’aperto sono il parco Mennea a Torino, il nuovo skatepark di Lignano Sabbiadoro e il nuovo Park di Ostia.

Vai su qualche altra tavola, surf, snow…..?

Andavo sullo snowboard ma ho dovuto abbandonare dopo l’operazione al ginocchio.

C’è una marca di abbigliamento che indossi più di altre?

Non ho mai dato priorità ad un marchio fisso da indossare, per me l’importante che sia comodo e mi trovo a mio agio attualmente supporto alcuni marchi di skate quindi spesso ho le loro magliettine e materiale tecnico.

Tavola da skate preferita?

Attualmente uso le tavole Mantra.sb un marchio emergente che si occupa di skateboards snowboard e surf; le mie tavole preferite sono le impact light della Almost e le Powell Peralta.

Un messaggio per i nostri amici, da skater più grande ai suoi skaters più piccoli.

Imparare non è facile, ci vuole tempo, fatica, sacrificio e tantissima costanza; ma verrete ripagati sempre con la migliore sensazione del mondo quando imparate quel trick da voi desiderato. Divertitevi e metteteci il cuore sempre……GASAREEEEEEEEE!

Riccardo sappiamo tra le altre cose che sei anche il presidente di un ASD Piemontese che si occupa di skate. Raccontaci chi siete cosa fate e come è nato e il perché del progetto.

L’ASD Bihella and Destroy è nata circa tre anni fa assieme ad altri skaters Biellesi dopo aver preso la qualifica di istruttori con la FISR. Ora la gestiamo in due, io e Pier Paolo Cordera, anche lui skater e bravissimo istruttore. Il progetto è nato perché ormai a Biella la scena stava un po’ morendo quindi ci è venuta la voglia di far avvicinare a questo mondo sempre più persone, e far crescere bene le prossime generazioni di skaters. Abbiamo uno skatepark molto grande all’aperto; ma spesso visto come un parco giochi, quindi iniziamo ad insegnare ai ragazzi, ma anche ai genitori, cosa significa stare all’interno di uno skatepark per prima cosa.

Quali sono la mission e gli obiettivi di Bihella and Destroy?

La nostra mission è mantenere sempre più viva la scena skateboard condividendo le nostre esperienze e educare le nuove generazioni e chiunque voglia avvicinarsi al mondo dello skate. Il nostro obiettivo è poter trovare un posto al chiuso dove poter costruire uno skatepark indoor qui in Piemonte per avere una buona continuità anche nei mesi invernali e così poter far crescere al meglio i nostri ragazzi.

Nel concreto, in che modo date continuità e fate crescere l’associazione?

La nostra è principalmente una forte passione per lo skate. Le nostre lezioni sono su appuntamento dal lunedì al sabato; in questo modo ci assicuriamo che chi frequenta il corso e anche noi riusciamo a dare il massimo in quell’ora. Ci impegna parecchio ma a noi non dispiace, anzi le famiglie notano sempre di più il nostro approccio e metodo di insegnamento, questo ha portato parecchio interesse. I social hanno contribuito nel farci conoscere così come il passaparola. Una volta all’anno organizziamo un open day aperta a tutti con prove gratuite.  Oltre a questo, collaboriamo con altre associazioni e con il dopo scuola.

Iniziative di rilievo passate, presenti e soprattutto future.

La prima iniziativa che abbiamo avuto era nel 2019 con il Contest di skateboard Bihella and Destroy in collaborazione con la Biella skatepark events organizzatrice del contest di pattinaggio agressive, chiamato oggi anche roller freestyle. Un evento di due fine settimana consecutivi che univa il mondo dei pattini e dello skate. Subito dopo eravamo pronti per il wind festival 2019 action sports festival, a Diano Marina in Liguria. In futuro ci piacerebbe organizzare eventi cercando di coinvolgere più discipline del settore action sports per cercare di creare un festival degli Extreme Sports.

Immaginiamo ci siano molte cose a cui pensare nella gestione di un’ASD, come riuscite a rendere sostenibile questo modello organizzativo?

Per me agli inizi era tutto nuovo quindi ho dedicato un pò di tempo per tutta la parte burocratica, per la creazione della ASD Bihella and Destroy, per l’affiliazione alla federazione e per tutto quello che concerne l’organizzazione di tutto il necessario per partire con i corsi.

Tra le altre cose sei istruttore di skateboarding, che ne pensi delle nuove generazioni di piccoli skater?

Le nuove generazioni di skater stanno spaccando, la cosa bella e che tanti di questi lo fanno per divertirsi, stare in compagnia con parenti e amici e farsi una bella skateata, inclusi quelli che partecipano spesso a gare di interesse Nazionale, Regionale ecc…

Riccardo grazie ancora per il tempo che ci hai dedicato, è stato davvero un piacere conoscerti e poterti intervistare; ti salutiamo e ti facciamo un grande in bocca al lupo per la finale del CIS 2021, e per tutti i progetti di Bihella & Destroy!

WeAreSkate Team

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