Le origini del “tormentone” Skate or Die della vecchia scuola skate risalgono a qualche annetto fa. Pattinare o morire, dice la frase, e oggi quasi tutti gli skateboarder conoscono o si sono imbattuti in questa frase: probabilmente vista o letta su una rivista, su una maglietta, un sito web, un videogioco, uno sticker o disegnato come graffito sui muri di qualche park. O persino tatuato sul braccio di qualcuno. Ma non solo: è stata citata spesso in TV, in un film o nei libri.
“Skate or die” è una delle espressioni che meglio riflette la cultura e lo stile di vita dello skateboarding. È un grido di battaglia. È l’espressione emotiva del cuore di un vero skater e ne incarna l’approccio. È un motto crudo e senza tempo che cattura lo spirito e l’essenza dello skateboarder.
“Skate or die” è un slang che invita i surfisti da marciapiede a fuggire e sperimentare la pura libertà e dà un senso alle loro vite, attivandone un comportamento virtuoso fatto di esercizio, ripetizioni, errori, fallimenti e successi.
“Senza lo skateboard, la vita non è degna di essere vissuta. Essere negato il diritto di skeitare è un destino peggiore della morte“, qualcuno ha detto.
È interessante notare che le origini del famoso detto skateboard “skate or die” risalgono agli anni ’50 e, a differenza di quanto potrebbero pensare gli skateboarder, non aveva nulla a che fare con gli skateboard.
Nel 1950, un anno dopo la nascita del primo pattino a rotelle con scarponi al mondo per uso outdoor (Roller Derby’s Street King), l’espressione venne pubblicata su una rivista. Nel numero di febbraio 1958, The Saturday Evening Post pubblicò un articolo sul pattinaggio sul ghiaccio.
“Once upon a time, a man who had been a whiz on ice visited a roller-skating rink, took off cockily on wheels, found them unruly, and was unable to stop himself until a brick wall helped him – Wham! As for Papa Popeye, it’s an even bet whether he will learn to skate or die in the attempt,” aveva scritto l’autore dell’articolo.
Come si può notare, il primo uso di “skate or die” non è stato intenzionale al 100% e le parole non sono state usate per produrre il significato che ha oggi per tutti gli skateboarder.
Un concetto simile è disponibile anche in “The Great Date Wait and Other Hazards” di William L. Coleman (1982).
“You don’t have to roller skate or die. That would sound stupid. You don’t have to play Monopoly or die. These are only parts of life. High-school dating is a small, nonessential sideline. Don’t make it the main event.“
Di nuovo, l’espressione manca ancora del suo significato contemporaneo, anche se è più vicino a quella che utilizziamo oggi.
La verità è che, a quanto pare, “skate or die” sia apparso per la prima volta in stampa con l’uscita del videogioco con lo stesso nome: nel 1987, Electronic Arts (EA) lanciò “Skate or Die”, un gioco di skateboard per Sinclair ZX Spectrum, Commodore 64, Atari ST, Apple IIgs, Amstrad CPC e IBM Compatibles con MS-DOS.Il gioco successivamente portato su Nintendo Entertainment System (NES) da Konami con un “personaggio” in più, il sottile ma rilevante punto esclamativo vicino alla frase: “Skate or Die!“
Il titolo diventò un successo e, cosa più importante, l’espressione da li in avanti è rimasta impressa nella memoria di tutti, con un senso nuovo, soprattutto per la comunità del skater hardcore. Sembrava una frase da skater autentica e stimolante, ora o mai più, tutto o niente, prova e fallisci finché non riesci di nuovo. Un mantra.
E così negli anni si diffuse come un virus in tutto il mondo, anche (troppo) ampiamente utilizzato da poser e pattinatori principianti che vogliono sembrare più fighi.
Tuttavia, l’espressione per il gioco era stata usata per la prima volta digitalmente nel primo gioco di skateboard al mondo, “720º”. Nel titolo del 1986 di Atari, uno sciame di api assassine e la frase apparivano mentre correvi per raggiungere la parte successiva dello skatepark. Riteniamo che probabilmente questa sia la vera origine del termine e da dove i programmatori di EA hanno raccolto la frase per il gioco di skateboard.
Una volta entrato nella mente e nella dialettica di tutti, diversi prodotti hanno sfruttato il potenziale dell’espressione che si stava diffondendo nel linguaggio e nell’epica dello skateboarding.
“Skate or die” è stato utilizzato negli anni nelle sala giochi, nei videogiochi, sull’abbigliamento, nei libri, nella produzione di cinema e DVD, brani musicali, articoli da skate, nomi di negozi di skate, sticker e toppe per tessuti, etichette discografiche, scarpe e molti altri oggetti.
Ma non solo: la frase è anche il nome di un font che include caratteri speciali legati allo skate.
La famosa espressione skateboard è anche il nome di un film d’azione francese del 2008 di Miguel Courtois.
Lo stesso titolo è stato dato all’episodio 21, stagione 19 di “Law & Order”, la serie drammatica sulla polizia e legale americana trasmessa dalla NBC tra il 1990 e il 2010.
Ultimo ma non meno importante, il famoso meme “skate or die”, che ha invaso la rete per molto tempo ed il meme è diventato virale e ha ispirato molte altre varianti.
Oggi portiamo la nostra tavola su una pista molto speciale, quella di un bambino prodigio…
Oggi siamo entusiasti di presentare l'intervista con Ecoskate, un'associazione sportiva dilettantistica che unisce la passione…
Mike Vallely, skater rinomato, è noto per l'iconica grafica dell'elefante nei suoi skateboard, ispirata da…
Orbassano, nella periferia di Torino, è il luogo in cui nasce un'avventura entusiasmante nel mondo…
WeAreSkate Weekly #012 is OUT! Siete pronti a scivolare sulla lastra di asfalto calda con…
Life is a Lot Like Skateboarding - Lil Wayne ***** La Vita Come lo Skate…
This website uses cookies.