Fare skate in chiesa? Più o meno, ma oggi vi parliamo di 3 Cattedrali dello skate.
Nel vasto e mutevole panorama dell’umanità, la cultura e l’arte sono due pilastri che sostengono l’identità di una comunità, da sempre: sono i semi della creatività, i messaggeri della storia e gli architetti dei ponti che uniscono le persone.
In questo processo di valorizzazione dei luoghi e di fusione di tradizioni e innovazione, si inserisce una tendenza unica e affascinante: la trasformazione di chiese abbandonate in skatepark.
Lo skateboarding, da sempre, ha saputo sfruttare lo spazio vuoto. Quando i ragazzi della controcultura californiana iniziarono a invadere le piscine a forma di fagiolo, svuotate dell’acqua e abbandonate nei giardini delle case in costruzione, gli skater si guadagnarono la fama di comunità in grado di reinventare architetture dimenticate trasformandole in luoghi di utilità.
Così come gli skater rivitalizzano le loro tavole usurate applicando una moltitudine di adesivi sul fondo, le comunità di skater in tutto il mondo hanno adottato un processo analogo per convertire vecchi spazi (ed in questo caso chiese) in nuovi skatepark.
Questi luoghi, una volta sacri, ora risuonano di un nuovo tipo di preghiera, quella della cultura dello skate.
Il primo luogo delle 3 cattedrali dello skate, uno dei primi templi della modernità skate è il “SK8 Liborius Social Club” a St. Louis, negli Stati Uniti. Questa vetusta cattedrale, un tempo abbandonata, è stata risvegliata nel 2018 da un coro di ruote di skateboard, note musicali e pennellate d’arte.
Questa cattedrale neogotica, ora un luogo di incontro per skater, artisti e musicisti, sta combattendo la sua battaglia contro il tempo e le norme edilizie. Nonostante la sua chiusura temporanea, l’energia di questa chiesa non è stata domata. La comunità locale sta cercando di raccogliere i fondi necessari per risolvere i problemi edilizi e riportare l’edificio alla sua gloria rinata.
Trasferendoci in Europa, si apre davanti a noi la Chiesa di Santa Barbara a Llanera, il secondo luogo delle 3 Cattedrali dello skate. A Llanera, in Spagna, un edificio che un tempo era una chiesa abbandonata ha trovato nuova vita in un modo inaspettato. La Chiesa di Santa Barbara, una struttura gotica progettata nel 1912 dall’architetto asturiano Manuel del Busto, era stata quasi dimenticata dopo la Guerra Civile. Solo recentemente è stata riscoperta da un gruppo di skaters, noti come Church Brigade, che hanno visto nel luogo un potenziale straordinario.
Chiedendosi perché non adattare l’intero edificio alle loro esigenze, visto che giaceva lì inutilizzato, hanno iniziato un audace progetto di riqualificazione. Inizialmente finanziato tramite Kickstarter, il progetto è risultato così affascinante da essere interamente adottato dai Red Bull Studios. A occuparsi della trasformazione interna è stato lo street artist madrileno Okuda San Miguel.
Ora chiamato Kaos Temple, l’ex chiesa è stata trasformata in un luogo di culto completamente diverso. I soffitti sono adesso adornati da teschi caleidoscopici, arcobaleni e murales vivaci. Un gioco di luci si riflette sull’immensa pista centrale, un’eco della luce rifratta dai cristalli nella stanza di Pollyanna, ma su una scala molto più grande. Dove un tempo c’erano angeli e santi, ora vi sono enormi crani e facce di scimmie in modelli variopinti, e le costellazioni formano sagome di colombe. La luce del sole che filtra dalle finestre riempie lo spazio di arcobaleni, dando vita a un ambiente unico e affascinante.
L’artista che ha rinnovato gli interni è talmente soddisfatto del suo lavoro che in un’intervista ha confessato di considerare la chiesa come la “sua” Cappella Sistina. Questo “Michelangelo” della street art ha offerto un approfondimento nel making of di questo insolito progetto.
Nel cuore di Surrey, in Inghilterra, ultimo delle 3 Cattedrali dello skate, un ex cappella militare ha trovato una seconda vita grazie al potere della comunità locale e l’amore per lo skateboarding. La cappella, un tempo parte del Caterham Barracks Trust, è diventata un rifugio insolito per un parco skate indoor, farcito di rampe senza fine, quarterpipes, e diverse altre strutture, aperte a chiunque su skateboard, scooter, BMX o pattini in linea.
Skaterham, come ora è noto, è nato dal frutto di una conferenza giovanile tenuta nel 1999, con l’obiettivo di scoprire cosa i giovani della zona necessitavano e desideravano. La risposta era chiara: un parco facilmente accessibile dove tutti avessero uno spazio sicuro per esprimere la loro energia e creatività.
Ora, più di 15 anni dopo, i membri di Skaterham sono oltre 26.000. Oltre alle strutture per lo skate, il parco ospita anche un ristorante e un negozio di skate, coprendo tutte le basi necessarie per la sicurezza e il sostentamento degli skater. Ancora oggi, proprio come all’inizio, Skaterham continua ad essere gestito da giovani volontari che gestiscono questioni che vanno dalle questioni di manutenzione dell’edificio a questioni come la decorazione delle rampe, tutto con lo stesso entusiasmo.
Attraverso donazioni, raccolta fondi e quote di ingresso, Skaterham è continuato a crescere, disponendo ora di un negozio, un caffè, piattaforme di osservazione, nuovi servizi igienici, illuminazione e suono professionale, e un negozio di dolci.
La trasformazione di chiese abbandonate in skatepark è un esempio affascinante di come lo skateboarding, l’arte e la cultura possono convergere in modi sorprendenti e innovativi. Questi spazi non solo forniscono un luogo per gli skater per esercitarsi e esprimersi, ma anche preservano edifici storici e promuovono la sostenibilità ambientale. Il SK8 Liborius Social Club, la Chiesa di Santa Barbara e Skaterham sono solo tre esempi di come lo skateboarding stia contribuendo a rinnovare e rivitalizzare comunità in tutto il mondo.
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