Lo skateboarding è molto più di uno sport o di un semplice passatempo. La Cultura Skate ha radici profonde e un impatto duraturo su diverse generazioni di appassionati. In questo articolo, il primo di una serie di cui parleremo di stili, storia e città, esploreremo velocemente la storia dello skateboarding, il suo contesto culturale, territoriale e stilistico, e come la cultura skate si è evoluta nel corso degli anni, influenzando l’arte, la moda, il cinema e la vita quotidiana nelle città di tutto il mondo.
Lo skateboarding è nato negli anni ’50 in California, come alternativa al surf quando le condizioni delle onde erano sfavorevoli. Con il passare del tempo, lo skateboard ha subito numerosi sviluppi tecnici, tecnologici e stilistici, passando dal freestyle al vert, dallo street al park, fino a diventare uno sport olimpico nel 2021.
La cultura skate si fonda su valori come la creatività, l’individualismo e l’autenticità. Essa promuove l’importanza dell’espressione personale, del superamento dei limiti e della libertà di esplorare il proprio stile e le proprie abilità. Inoltre, lo skateboarding ha creato una comunità globale inclusiva e solidale, in cui gli individui di ogni età, genere e background possono condividere la loro passione per la tavola ed aggregarsi e confrontarsi in luoghi pubblici o privati.
Lo skateboarding è caratterizzato da uno stretto legame con l’ambiente urbano. Gli skater utilizzano spesso, soprattutto nello street, elementi architettonici come scale, muretti e handrails per eseguire trick e combinazioni creative e sfidarsi a suon performance all’insegna costante del superamento dei limiti. Questo stretto rapporto tra lo skateboarding e l’ambiente urbano ha portato alla nascita di diversi stili e specialità successive, poi declinate in strutture più specifiche come il vert, la bowl ed il park.
Lo sviluppo mondiale di strutture e luoghi mondiali, ed anche in Italia (qui la mappa degli skate park italiani) non solo urbani sta permettendo inoltre la crescita e lo sviluppo di questa disciplina, creando di conseguenza le condizioni strutturali per poter praticare in contesti organizzati, maggiormente sicuri e con strutture ben definite per raffinare tecnica e stile.
La cultura skate comprende non solo l’atto di andare in skateboard, ma anche l’arte, la musica, la moda e l’interazione sociale che ne derivano. Essa è caratterizzata da uno spirito ribelle e anticonformista, che sfida convenzioni sociali e promuove la libertà di espressione.
La cultura skate si è evoluta nel tempo, diventando sempre più inclusiva e diversificata. L’ingresso delle donne nello skateboarding e la crescente popolarità dello sport tra le generazioni più giovani ne sono un esempio. Lo skateboarding ha guadagnato riconoscimento a livello internazionale come sport olimpico, aumentando la sua visibilità e il suo prestigio. Anche l’aspetto mediatico del gaming, e l’utilizzo dello skateboard in diversi film famosi ed iconici, ha creato un crescendo di attenzione nei confronti di questa forma d’arte, mobilità e sport
La cultura skate ha avuto un impatto significativo sull’arte e la moda urban e street. Elementi come graffiti, tatuaggi e abbigliamento casual sono diventati parte integrante dell’estetica skate e hanno influenzato anche il design delle tavole, delle scarpe e degli accessori. L’integrazione urban e street ha dato vita anche ad una polarizzazione di stili e discipline differenti che si sono ritrovate a convergere in luoghi comuni: non è infatti difficile trovare punti di aggregazione urbana in cui si pratica il basket 3vs3, i freestyle , gaming e appunto lo skateboarding.
La Generazione Z ha abbracciato lo skateboarding come mezzo di espressione e di affermazione della propria identità. Grazie all’uso dei social media e delle piattaforme di condivisione video, gli skater della Gen Z hanno creato nuove opportunità di apprendimento e di interazione, rendendo la cultura skate ancora più accessibile e condivisa a livello globale. Ma non solo: la cultura skate rispecchia molti dei valori percepiti come fondamentali nella società indivenire per la generazione dei più giovani.
Nel corso degli anni, numerosi marchi e brand legati allo skateboarding hanno contribuito a definire e promuovere la cultura skate, creando prodotti, contribuendo alla definizione di nuovi stili ma soprattutto alimentandone la crescita e la visibilità. Alcuni dei più noti brand di abbigliamento e materiale tecnico includono Vans, Nike SB, adidas Skateboarding, Santa Cruz, Powell-Peralta, Element, e molti altri. Questi marchi hanno creato prodotti e collaborazioni iconiche, spesso lavorando a stretto contatto con gli skater professionisti per sviluppare tavole, scarpe e abbigliamento che rispecchiano l’essenza della cultura skate.
Tra i brand mondiali che negli ultimi anni hanno investito e contribuito alla crescita inoltre della cultura skate c’è Redbull, brand iconico mondiale che ha sponsorizzato e sponsorizza atleti professionisti ed eventi, contribuendo alla crescita della visibilità di questo sport e alla sua crescita mediatica, esaltandone gesta tecnica, acrobazie e performance ai limiti.
Diversi brand di altre industrie hanno iniziato ad investire in questi anni in questa disciplina sicuramente crescente, non tanto per la dimensione di mercato e la numerosità di atleti quanto per la vicinanza al territorio, ad una generazione giovane e spesso non facilmente raggiungibile e ancora poco presidiato.
La cultura skate è un fenomeno complesso e in continua evoluzione, che va ben oltre l’atto di salire su una tavola e sfrecciare saltando. Rappresenta un modo di vivere, uno stile ed una filosofia e una comunità globale unita dalla passione per lo sport, l’espressione creativa e la libertà di esplorare il proprio potenziale. Nonostante le trasformazioni nel tempo, la cultura skate rimane un punto di riferimento per le generazioni presenti e future, influenzando la moda, l’arte e il panorama urbano in tutto il mondo.
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